Non si ferma la crescita del patrimonio delle reti di consulenti finanziari, che chiude i primi sei mesi dell’anno raggiungendo la quota record di 744,9 miliardi di euro. L’incremento di portafoglio, al netto degli effetti del processo di integrazione societario intervenuto nel corso del trimestre, si attesta al 17,6% rispetto a giugno 2020 e al 4,2% rispetto al primo trimestre 2021. Sono i dati rilevati da Assoreti.

 

A fine giugno, la quota di portafoglio investita in strumenti finanziari, gestioni patrimoniali e prodotti assicurativi/previdenziali distribuiti dagli intermediari associati attraverso l’attività dei cf abilitati all’offerta fuori sede, si attesta a 629,3 miliardi di euro, rappresentando complessivamente l’84,5% del patrimonio in gestione, con una crescita dell’1,2% rispetto a giugno 2020. Di questi, la parte del leone spetta ai prodotti di risparmio gestito, nei quali sono investiti 525,2 miliardi di euro (il 70,5% del portafoglio) mentre 104,1 miliardi (il 14%) sono investiti negli strumenti finanziari amministrati. Si riduce la componente di liquidità, che si attesta a 115,5 miliardi di euro, in calo dell’1,2% rispetto a giugno 2020, e ritorna ai livelli pre-pandemia.

 

Nell’ambito del risparmio gestito la valorizzazione degli OICR, sottoscritti direttamente, risulta pari a 243,3 miliardi di euro, con un’incidenza complessiva sul portafoglio pari al 32,7% (in crescita dello 0,6% anno su anno). La crescita espressa in termini di incidenza è ascrivibile alle gestioni collettive aperte domiciliate all’estero che, con 215,2 miliardi, raggiungono quota 28,9% (+0,7% a/a). La valorizzazione delle gestioni individuali si attesta a 80 miliardi di euro, con un’incidenza in portafoglio del 10,7%. L’aumento del peso è riconducibile alle GPF che, con 37,9 miliardi, salgono al 5,1% (+0,5% anno su anno), mentre le GPM, con 42,1 miliardi si mantengono stabili. Il comparto assicurativo/previdenziale vale 201,9 miliardi di euro, con un’incidenza in portafoglio del 27,1% (in calo dello 0,4% anno su anno). Le polizze unit linked raggiungono 104,1 miliardi di euro e i prodotti multi-ramo 34,6 miliardi, con un peso generale che si attesta al 18,6%.

 

A fine giugno, il contributo complessivo delle reti al patrimonio investito in OICR aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, si attesta a 431,2 miliardi di euro, con un’incidenza sul patrimonio totale investito in fondi che sale al 35,7% (su un dato provvisorio del patrimonio gestito pari a 1.206,4 miliardi di euro).

 

Per quanto riguarda il risparmio amministrato, la componente in titoli sale a 104,1 miliardi e rappresenta il 14% del patrimonio totale (+0,6% rispetto a giugno 202o). Si conferma la netta prevalenza della componente azionaria, con 44,6 miliardi di euro, seguita da titoli di debito pubblici (18,3 miliardi) e corporate (17,7 miliardi).

 

“I risultati raggiunti anche in termini patrimoniali confermano l’importanza del ruolo assunto dalle reti di consulenza nella crescita della ricchezza finanziaria degli italiani” ha commentato Paolo Molesini (nella foto), presidente di Assoreti. "I clienti delle Associate che si sono affidati alla professionalità e all’esperienza dei consulenti finanziari, dopo aver affrontato i mesi più difficili della pandemia, oggi vedono gli effetti della pianificazione e diversificazione degli investimenti. Un processo che non si è mai interrotto, anche quando sarebbe potuto sembrare più semplice proteggere i propri risparmi mantenendoli liquidi”.