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Fondi comuni, in Europa tornano in voga i "bond"

1/16/2014 | Marcella Persola

Secondo i dati resi noti da Efama, il taglio dei tassi della BCE ha supportato le vendite di fondi obbligazionari e quelli a lungo termine.


In Europa si punta sul lungo periodo. E' questa l'osservazione più evidente che emerge dagli ultimi dati resi disponibili da EFAMA, l'associazione che monitora l'andamento dei fondi comuni nel Vecchio Continente.

A livello globale la raccolta netta è relativamente stabile, in quanto il dato di novembre è in linea con quello di ottobre, rispettivamente pari a 20 e 21 miliardi. Nel dettaglio sono stati i fondi a lungo termine ad essere premiati con un flusso di 22,3 miliardi rispetto a tutti gli altri comparti, come nel mese precedente. Seguono i fondi azionari con 10,5 miliardi di raccolta nel mese di novembre contro i 15,1 di ottobre. Restano tonici i bilanciati che nel mese considerato raccolgono 8,7 miliardi contro i 7,5 miliardi di ottobre. Grande exploit per i fondi obbligazionari che hanno generato 6,9 miliardi di flussi contro lo 0,3 di ottobre. Continua invece il momento nero dei money fund che anche nel mese di novembre, come in ottobre, registrano un saldo negativo a -2,8 miliardi.

A livello di patrimonio a novembre gli asset risultano di 9.712 miliardi in crescita dello 0,8%.

Per Peter de Proft, direttore generale EFAMA: "il sentiment degli investitori è migliorato dopo il taglio di interessi della BCE in Novembre che ha supportato la vendita di bond e di fondi Ucits a lungo termine".

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