Tempo di lettura: 2min

Gestione professionale per combattere i bias cognitivi

6/17/2020

Un periodo di forte incertezza potrebbe essere quello giusto per ripensare il rapporto con il proprio consulente finanziario per studiare insieme una strategie. A dirlo un recente report di Cerulli Associates


Forte incertezza e volatilità? C'è bisogno di una guida soprattutto quando si parla di risparmio e investimenti. Mai come in periodi come quello che stiamo vivendo è necessario non farsi prendere dal panico o dallo smarrimento. Affidarsi a una figura competente e professionale potrebbe essere la leva giusta per guardare al futuro. A dirlo un recente report targato Cerulli Associates che in questo caso guarda con attenzione al mercato statunitense. 

In un'indagine del 2019 che ha coinvolto oltre 300 consulenti finanziari, Cerulli rileva che i pregiudizi emotivi più pronunciati che influenzano il processo decisionale dei clienti sono l'avversione alla perdita (26%) e l'inerzia (23%). Un grosso errore da evitare secondo l'analista senior Shawn O'Brien è quello di  non badare ai propri fondi - soprattutto quando si tratta di quelli pensionistici -, per un lungo lasso di tempo. "Di conseguenza, i partecipanti possono rimanere in portafogli con profili di rischio non adatti alle circostanze attuali" spiega. 

 

Secondo la ricerca inoltre gli investitori autonomi possono essere più inclini a determinati preconcetti comportamentali, inclusa l'inerzia, rispetto ai partecipanti a soluzioni gestite professionalmente. Cerulli rileva che oltre la metà dei 401.000 partecipanti attivi preferisce condurre la propria ricerca di investimento, prendendo le decisioni finali di investimento da sole (28%) o con la garanzia di un professionista finanziario (24%). Meno di un quarto (24%) preferisce che qualcun altro scelga i propri investimenti e solo l'11% desidera un singolo investimento a cui non deve pensare (ad esempio un fondo con scadenza).

 

I consulenti dunque dovrebbero mostrare al cliente come tali distorsioni o pregiudizi possano impattare negativamnete sugli investimenti anche in maniera consistente. "Sforzandosi di comprendere le tendenze emotive e cognitive uniche per l'individuo, i consulenti possono aiutare i partecipanti a stabilire meglio le priorità dei loro obiettivi a lungo termine, ridurre il processo decisionale emotivo a breve termine e raggiungere risultati finanziari a lungo termine superiori", conclude O'Brien.

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?