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Banca Generali, sotto la lente gli incentivi alle imprese campane

9/29/2023 | Redazione Advisor

La zona economica speciale per il Mezzogiorno può essere un volano di sviluppo per l’intera economia meridionale e per ridurre il divario tra Nord e Sud del Paese


La zona economica speciale per il Mezzogiorno può essere un volano di sviluppo per l’intera economia meridionale e per ridurre il divario tra Nord e Sud del Paese. E’ questo il messaggio lanciato nel momento di riflessione “Investimenti, innovazione e sostenibilità, tra incentivi alle imprese, Pnrr e valorizzazione del Made in ltaly”, organizzato da Banca Generali Private, in cui si è fatto il punto sul provvedimento proposto dal Governo Meloni che deve servire alle imprese, come leva non solo per aumentare la produttività ma anche per incrementare l’occupazione.

Intorno a questi temi Banca Generali Private ha riunito a Napoli – presso il Centro Congressi Interporto di Nola – oltre 100 persone in gran parte esponenti di imprese campane in un convegno dedicato a trovare soluzioni e prospettive per l’imprenditoria del territorio che ha visto il Patrocinio del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.  
 

Allo stesso tavolo esponenti del ministero (Elvira Raviele, vice-capo ufficio legislativo Ministero delle Imprese e del Made in Italy), della politica (con Demetrio Paipais, Consigliere Comunale di Napoli), dell’industria e del settore finanziario (tra cui Enzo Ruini, sales manager integrator di Banca Generali Private) hanno illustrato gli strumenti disponibili per le imprese: dagli investimenti sostenibili agli accordi per l’innovazione fino ai contratti di sviluppo e allo stesso tempo portato alla luce le difficoltà che le aziende stanno riscontrando in una fase in cui il mercato è caratterizzato da persistenti pressioni inflazionistiche e dai timori su una possibile recessione.

Raviele – nel corso dell’incontro moderato da Stefania Manzo, District Manager Banca Generali Private – ha spiegato le ragioni della creazione e il funzionamento della Zes Unica per il Mezzogiorno d’Italia per il rilancio dell’economia nelle aree meridionali del Paese e del rafforzamento delle norme in tema di contraffazione e italian sounding. Le imprese – ha ricordato - potranno beneficiare inoltre degli investimenti del Pnrr (40,32 miliardi di euro) dedicati a digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura e di numerosi incentivi attivi tra cui figurano anche bandi per alternanza scuola-lavoro, contributi alle reti di impresa e per l’efficienza energetica.

Dal canto suo Manzo ha descritto il modello di servizio con i servizi corporate della banca a favore delle imprese e l’approccio olistico al patrimonio dell’imprenditore. Una medicina per combattere il picco dei tassi e le prospettive di “soft lending” che attendono Italia ed Europa nei prossimi mesi.

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