Banca Generali Private porta il confronto geopolitico e le sfide rappresentate dal rapporto tra due potenze mondiali, Stati Uniti e Cina, a Ravenna.

L’area manager Emilia Romagna di Banca Generali, Alessandro Mauri (in foto), alle 18 e 30 di oggi modererà una tavola rotonda tra esperti di mercato ed esponenti delle grandi case di investimento che guarderanno alle sfide dell’economia, tra inflazione e tassi alti, e soprattutto a quelle della geopolitica, con un nuovo quadro che si sta delineano negli equilibri tra Asia e Stati Uniti e che vede l’India come possibile terza via tra questi due modi di vedere il mondo, l’industria e la finanza.

Cina e Usa: “nemici per sempre” o “quasi amici”? Questo il titolo del convegno organizzato da Banca Generali Private che andrà in scena al Grand Hotel Mattei e conta già oltre 220 iscritti. A confronto l’esperto di economia mondiale Alberto Forchielli, partner fondatore e ceo di Mindful Capital Partners e Donatella Principe, director Market and Distribution Strategy di Fidelity International.

Ma come si configura questo nuovo rapporto tra Cina e Usa, due potenze che si sono sempre guardate con interesse e sospetto? Come è emerso dal recente G20 l’India si pone come possibile terza via a questi due modi di concepire il mondo, l’economia e la finanza. La domanda cui gli esperti cercheranno di rispondere in questi giorni è: come si pongono la Cina e gli Usa di fronte a questa terza via? Come cercheranno di sfruttarla a loro vantaggio?

Non va trascurato che per molti osservatori il grande assente in questo 2023 è proprio la Cina dove la ripresa non si è verificata. Nonostante numerosi stimoli monetari e fiscali – ormai giunti al termine - l’economia non è ripartita perché la crisi è più strutturale: non va dimenticato il grande fallimento immobiliare e il reshoring… Eppure le view non sono tutte così pessimistiche e vedono per la Cina finalmente la possibilità di definire un nuovo modello, più realistico e maggiormente accettato anche dalle logiche occidentali. Fatto sta che c’è un grande punto di domanda sul Paese asiatico: il nuovo mondo tarda forse a venire?