Come risposta alla crisi finanziaria del 2008, la Commissione Europea ha deciso di rivedere la direttiva sui mercati degli strumenti finanziari (MiFID I), entrata in vigore nel 2007.
La direttiva in questione è la MiFID (Markets in Financial Instruments Directive) del 2004/39/CE del Parlamento europeo e del Consiglio emanata il 21 Aprile del 2004. Questa direttiva costituisce un passo importante verso il miglioramento del mercato finanziario all'interno dell'Unione Europea. La direttiva è stata la risposta all'esigenza di creare in campo finanziario un terreno competitivo omogeneo tra tutti gli intermediari finanziari presenti nell'Unione europea, senza pregiudicare la protezione degli investitori. Gli obiettivi della direttiva MiFID sono i seguenti: l'integrità dei mercati; la tutela degli investitori; il rafforzamento dei meccanismi concorrenziali; il miglioramento dell’organizzazione delle imprese di investimento e una gestione più efficiente dei conflitti di interesse; l'efficienza dei mercati.
La Direttiva MiFID impone alle imprese di investimento di fare una classificazione della propria clientela in modo da modulare gli obblighi informativi e le tutele da garantire. Tre sono le categorie di clienti riconosciute dalla direttiva: Cliente professionale (soggetti autorizzati a svolgere servizi di investimento, Governi nazionali e locali, banche, enti pubblici, le istituzioni internazionali oppure clienti al dettaglio che si sono sottoposti a valutazione da parte dell'impresa di investimento); Cliente al dettaglio; Controparte qualificata (imprese di investimento, enti creditizi e assicurativi, Governi nazionali, fondi pensione, Banche centrali e istituzioni internazionali).