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5/2/2016 | PierEmilio Gadda
È ufficiale: come anticipato da AdvisorPrivate (leggi qui), Fabio Innocenzi ha ottenuto la nomina a presidente dell’Aipb, con un mandato di tre anni. Attualmente Innocenzi è amministratore delegato di Ubs S.p.A. (Italia) e country head del Gruppo nella Penisola. Sarà affiancato dai vicepresidenti Paolo Molesini, amministratore delegato e direttore generale di Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking e Paolo Contini, responsabile direzione Private Banking e Wealth Management di Cariparma Spa.
Ringraziando il presidente uscente, Maurizio Zancanaro, amministratore delegato di Banca Aletti, Innocenzi ha dichiarato: “Il mio obiettivo alla guida dell’associazione è quello di proseguire il percorso di valorizzazione del Private Banking e dei suoi tratti distintivi. Il comparto, che oggi vale € 535 miliardi, ha registrato un aumento delle masse nell’ordine del 5,7% negli ultimi anni e continuerà a crescere: vale la pena ricordare che il mercato potenziale stimato è pari a 935 miliardi di euro”.
C’è spazio per i grandi player specializzati, in grado di sfruttare ampie economie di scala, ma anche per boutique snelle ed efficienti, che beneficeranno dell’evoluzione tecnologica e della possibilità di usare prodotti e piattaforme di terzi. “La competizione tra player così diversi garantirà un grande vantaggio alla clientela”, ha precisato il neopresidente. Nonostante uno scenario economico complesso e un contesto normativo in continua evoluzione – ha ricordato - il private banking rappresenta un’industria in costante sviluppo in termini di quote di mercato e numero di banker, in virtù di un modello di business caratterizzato da un basso livello di assorbimento del capitale, limitati rischi di credito e posizione di liquidità strutturalmente positiva.
Ciononostante, nei prossimi anni l’industria dovrà affrontare alcune sfide cruciali, a cominciare da quella demografica: “La ricchezza tende a polarizzarsi in una fascia di popolazione di età avanzata, con un ruolo sempre più importante della componente femminile. Una clientela non giovane ma sempre più competente, esigente e in grado di fruire della nuova tecnologia. “Il mio impegno per i prossimi tre anni - conclude Innocenzi - sarà anche quello di ampliare ulteriormente la base associativa, così come accaduto negli anni precedenti che hanno registrato una crescita costante dei soci del 3% medio”.
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