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Credito Fondiario col vento in poppa nel primo trimestre

5/22/2020 | Redazione Private

Ricavi totali a 31 milioni contro i 15,8 milioni al 31 marzo 2019. Utile netto di 8,5 milioni, 1,5 milioni nei primi tre mesi dello scorso anno


Il consiglio di amministrazione di Credito Fondiario, banca leader in Italia nel settore degli investimenti e del servicing di portafogli di crediti deteriorati e capogruppo del Gruppo Bancario Credito Fondiario, ha approvato la situazione trimestrale al 31 marzo 2020.

Il Gruppo ha chiuso il bilancio consolidato nel primo trimestre 2020 con un utile ante imposte di 13,2 milioni di euro (2,8 milioni al 31 marzo 2019) e un utile netto di 8,5 milioni (1,5 milioni al 31 marzo 2019).

“Siamo soddisfatti dei risultati del primo trimestre, che riflettono stabilità e profilo di crescita della nostra attività. La banca ha generato reddito, in crescita rispetto ai dati 2019, e si presenta con un profilo di cassa e patrimoniale importante, che ci servirà per cogliere al meglio le possibili opportunità di investimento che si presenteranno nei prossimi meni. Stiamo valutando con attenzione l’impatto dell’emergenza sanitaria sui nostri portafogli, e sulle prospettive di medio-lungo termine del nostro settore, ma è ancora presto per trarre conclusioni – ha commentato Iacopo De Francisco, direttore generale di Credito Fondiario –. Ad oggi siamo riusciti, molto velocemente, a mettere in sicurezza tutti i nostri dipendenti e a garantire piena continuità operativa ai nostri clienti, e questa è stata la priorità. In relazione al futuro, siamo una realtà solida, con risorse e professionalità ottimali per rafforzare la nostra posizione sul mercato e continuare a operare con sempre maggiore impegno a supporto delle necessità di de-leveraging delle banche italiane”.

Il margine di interesse si presenta positivo per 20 milioni (8,8 milioni al 31 marzo 2019), e le commissioni nette sono risultate pari a 8,3 milioni (6,4 milioni al 31 marzo 2019), trainate principalmente dall’attività di special servicing. Il margine di intermediazione è pari a 28,8 milioni (15,7 milioni al 31 marzo 2019), mentre i ricavi totali hanno raggiunto 31 milioni (15,8 milioni al 31 marzo 2019). L’EBITDA del gruppo si posiziona a 22,5 milioni, in significativa crescita rispetto a 8,3 milioni al 31 marzo 2019.

Da un punto di vista finanziario e patrimoniale, le disponibilità liquide della banca ammontano a circa 230 milioni (ulteriormente aumentate nel corso delle ultime settimane di aprile, a circa 300 milioni), il monte investimenti a circa 890 milioni. La raccolta diretta retail è pari a circa 665 milioni (diventata oltre 700 milioni nel mese di aprile), con una vita residua media pari a oltre 2 anni.

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