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Anthilia CP e FEI insieme per lo sviluppo delle PMI italiane

6/20/2019 | Daniele Riosa

Il Fondo Europeo per gli Investimenti ha sottoscritto un investimento da 40 milioni in Anthilia Bit III, veicolo di private debt istituito nel novembre 2018


Favorire l’accesso al credito alle Pmi. Questa è la missione comune del Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI) e di Anthilia Capital Partners. Per centrare l’obiettivo il FEI, nell’ambito del programma di investimento previsto dal Piano Juncker per i fondi di debito, chiamato ‘Private Credit Tailored for SMEs’, (è un il programma di investimento che combina risorse del Piano Juncker e del FEI per 1 miliardo di euro complessivi, destinati all’investimento diretto e indiretto tramite lo strumento di copertura in fondi di debito diversificati in Europa. L'intervento mira a mobilizzare circa 4 miliardi di euro di finanziamento alternativo non bancario per le PMI e le piccole Mid-cap europee) ha sottoscritto un investimento da 40 milioni di euro in Anthilia BIT II, il terzo fondo di Anthilia dedicato alla PMI italiane.

Il fondo di private debt è nato nel novembre 2018 in seguito all’esperienza di successo iniziata nel 2013 con Anthilia Bond Impresa Territorio e proseguita nel 2016 con Anthilia BIT Parallel Fund. L’investimento del FEI è sostenuto dal Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (FEIS), pilastro centrale del Piano Juncker. Anthilia BIT III è un fondo chiuso di private debt riservato ad investitori qualificati che investe in strumenti di debito, prevalentemente emissioni obbligazionarie di PMI residenti in Italia, ed ha durata massima di 10 anni. Con la nuova sottoscrizione del FEI, alla quale si aggiungono anche le sottoscrizioni di altri investitori istituzionali italiani, Anthilia BIT III raggiunge una disponibilità complessiva di circa 200 milioni di Euro, vale a dire oltrepassa la metà dell’obiettivo di raccolta di 350 milioni di Euro entro il 2020.

L’investimento del Fondo Europeo per gli Investimenti si distingue per i seguenti obiettivi:
1. Stimolare gli investimenti verso le PMI, incoraggiando gli investitori istituzionali ad allocare risorse verso fondi di debito specializzati nel finanziamento alle PMI.
2. Supportare lo sviluppo del mercato alternativo dei capitali, arricchendo le fonti di finanziamento alternative al credito bancario al fine di supportare lo sviluppo e l’internazionalizzazione del tessuto delle PMI.
3. Generare valore, individuando i migliori operatori di mercato con competenze specializzate nel tessuto delle PMI al fine di massimizzare il coinvolgimento di investitori istituzionali. 

Il FEI, parallelamente all’investimento nel fondo, si riserva la possibilità di fornire uno strumento di copertura a beneficio dei nuovi sottoscrittori che ne faranno richiesta fino ad un massimo del 50% dei rispettivi investimenti, con un plafond complessivo di circa 20 milioni di euro. Tale copertura del rischio rappresenta un ulteriore strumento concepito dal FEI per supportare un maggior coinvolgimento degli investitori istituzionali minori nei fondi di debito italiani. In particolare gli operatori bancari e assicurativi, che potranno beneficiare in questo modo di una riduzione dell’assorbimento patrimoniale. Nel dettaglio, Anthilia BIT III è promosso e gestito da Anthilia Capital Partners Sgr e collocato insieme a Banca Akros (del gruppo BPM), nel ruolo di arranger dell’operazione.

Giuseppe Castagna, amministratore delegato del gruppo Banco BPM, intervenuto alla presentazione del nuovo investimento si sofferma sull’evoluzione del private debt in Italia: “Nel 2013 io facevo corporate in Intesa San Paolo ma ho deciso di lasciare la banca e, fra le tante cose he sembravano interessanti in quel momento, c’era il mondo nascente del private debt. Allora era più un’idea che una cosa concreta. Da quel momento mi sono dedicato allo sviluppo di un fondo americano, uno dei primi sul mercato italiano e ho capito immediatamente quanto fosse importante la complementarietà tra banche, private debt e investitori istituzionali per la crescita delle piccolo e medie aziende. Oggi stiamo parlando di qualcosa che in Italia muove oltre 4,5 miliardi di euro. Intanto in 5 anni è cambiato il mondo: prima eravamo due operatori, ora siamo più di un centinaio. Per quanto si possa essere in tanti, è però molto difficile replicare la capillarità delle conoscenza messa in campo dalle banche commerciali. Quindi è essenziale la collaborazione tra i due mondi. Anthilia rappresenta proprio il successo di questo incontro”.

Ma i problemi non mancano. Castagna sottolinea come il sistema Italia sia ancora “estremamente bancocentrico”. Per questo è essenziale “coinvolgere gli investitori facendo in modo di continuare a spingere affinché i fondi alternativi affianchino il sistema bancario”. Questo perché “ci sono risorse importanti che bisogna convogliare nel mondo dell’economia reale. Parte del risparmio degli italiani è invece destinato ad altro. Penso ai fondi previdenziali, ai fondi pensione e agli enti di previdenza settoriali che hanno miliardi a disposizione ma che spesso si affidano a investimenti e asset manager alternativi i quali spesso portano questi fondi fuori dal nostro Paese”.

Pier Luigi Gilibert, ceo del Fondo Europeo per gli Investimenti, rileva che "la missione centrale del FEI è di sostenere le piccole e medie imprese in Europa facilitando il loro accesso al credito bancario o in generale ai finanziamenti. Inoltre, sosteniamo l’innovazione più di ‘rottura’ come l’intelligenza artificiale la robotica attraverso i fondi di private equity e venture capital. Agli strumenti che abbiamo a disposizione per svolgere questa missione, si è da poco aggiunto il “private credit tailored for SMEs”, sostenuto dal Piano Juncker, e siamo contenti di sottoscriverne la primissima operazione in Italia. Il FEI è fiero e lieto di sostenere Anthilia, in quello che per noi è una continuazione delle nostre esperienze sviluppate nel “private debt” italiano dal 2015”.

Giovanni Landi, vicepresidente esecutivo di Anthilia Capital Patrners, spiega che “a sei anni dal debutto del nostro primo fondo, Anthilia BIT III rappresenta la nostra terza iniziativa dedicata al private debt e focalizzata sul tessuto delle PMI italiane, un segmento nel quale siamo riusciti ad affermarci guadagnando una posizione di leadership con oltre 400 milioni di euro di investimenti originati e circa 420 milioni di euro di commitment raccolto. Siamo orgogliosi di accogliere l’investimento del FEI in Anthilia BIT III, ulteriore stimolo alla vocazione di Anthilia da sempre al fianco delle numerose imprese italiane di eccellenza per valorizzare e supportare il loro percorso di crescita e sviluppo”.

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