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Iggo (AXA IM): "E' il momento degli asset rischiosi"

10/15/2014

I mercati appaiono nervosi e demoralizzati, ma a breve ci saranno buone occasioni d'acquisto e prendersi qualche rischio. E' l'analisi di Chris Iggo, cio global fixed income di AXA IM, nel consueto appuntamento con il suo blog


I mercati appaiono nervosi e demoralizzati, ma a breve ci saranno buone occasioni d'acquisto di asset rischiosi. E' l'analisi di Chris Iggo (nella foto), cio global fixed income di AXA IM, nel consueto appuntamento con il suo blog.  

 

I rendimenti delle obbligazioni core sono scesi ancora e il calo del prezzo del petrolio si aggiunge ai numerosi rischi deflazionistici. Questa situazione potrebbe continuare, soprattutto se le banchecentrali non interverranno ulteriormente per fronteggiare il calo delle aspettative inflazionistiche. Oppure, potrebbe benissimo verificarsi un ulteriore cambio di umore, con gli investitori che guardano ai mercati azionari e al segmento high yield per incrementare le performance prima della fine dell'anno.

 

Siamo praticamente tornati sui valori dell'estate per quanto riguarda l’indice S&P500 e su valori persino più bassi per quanto concerne le obbligazioni ad alto rendimento (high yield) negli Stati Uniti. Tuttavia, vista la solidità dell’economia americana sono più incline a credere in una ripresa degli indici che in un loro ulteriore e prolungato calo. 

 

Penso che a breve ci saranno buone occasioni d’acquisto di asset rischiosi. Chi ha accesso ai dati Bloomberg dovrebbe confrontare l’indice S&P con l’indice high yield total return negli Stati Uniti. La correlazione è alta e gli indici reagiscono agli stessi fattori nello stesso momento. a Fed si sta impegnando per impedire uno shock sui tassi di interesse (è evidente in base ai verbali dell’FOMC), ma non è chiaro per quale motivo dovrebbe esserci uno shock sul fronte della crescita. L’indice Citibank Economic Surprise per l’Europa è sui livelli minimi in oltre un anno, un indicatore che il sentiment è particolarmente debole. I dati effettivi potrebbero essere ancora più deboli delle aspettative, ma è difficile che ci siano sorprese rilevanti in merito a un ribasso della crescita economica. Lo stesso indice per gli Stati Uniti è esattamente a metà della banda di oscillazione, sui minimi per Cina e Giappone.

 

Il fatto è che le aspettative non sono particolarmente ottimiste, come sappiamo, pertanto è possibile che si verifichi un rimbalzo del sentiment, con l’acquisto di azioni e high yield. Gli strumenti privi di rischio sono diventati molto costosi rispetto alle attività rischiose, probabilmente più di quanto giustificato dal ciclo dei tassi nel breve termine. 

 

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