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Fondi in borsa: ecco i prodotti pronti a sbarcare sui listini

12/2/2014 | Massimo Morici

Sono entrate in vigore lunedì le modifiche del regolamento di Borsa Italiana che consentono la negoziazione di OICR aperti diversi dagli Etf. ADVISOR ha consultato 30 SGR, ma solo 8 sono pronte ad aderire al progetto...


Sono entrate in vigore ieri, lunedì 1 dicembre, le modifiche del regolamento di Borsa Italiana che consentono la negoziazione dei fondi comuni d'investimento diversi dagli Etf. D'ora in avanti, quindi, diventa possibile sottoporre a Borsa Italiana le domande di ammissione alla quotazione per questi strumenti. Come per gli Etf, anche questo nuovo segmento è aperto a tutti gli intermediari aderenti al mercato Etfplus e sarà accessibile a un'ampia platea di investitori (sia istituzionali che retail) che potranno quotidianamente acquistarli o venderli a un prezzo pari al Nav ufficiale del giorno di negoziazione, che sarà noto il giorno successivo.
 
 
Ma quante SGR sono pronte ad aderire al progetto? Ad oggi, secondo quanto risulta ad ADVISOR (di seguito un estratto del servizio pubblicato sul numero di dicembre 2014), che ha consultato 30 SGR attive in Italia, sono ancora poche le adesioni. Arc Asset Management ha già iniziato l’iter autorizzativo per portare in quotazione entro breve il fondo armonizzato di diritto lussemburghese Arcobaleno Top30 con l’obiettivo di poter quotare altri 4 o 5 comparti armonizzati di diritto lussemburghese nel corso del 2015. Pharus Sicav prevede di partire a gennaio 2015 con 11 comparti. Eccoli: Pharus Sicav Liquidity; Pharus Sicav Bond Opportunities; Pharus Sicav Absolute Return; Pharus Sicav Value; Pharus SicavTarget;  Pharus Sicav International Equity Quant; Pharus Sicav Best Global Manager; Pharus Sicav Best Global Manager Flexible; Pharus Sicav Total Return; Pharus Sicav Algo Flex; Pharus Sicav Global Dynamic Opportunities. 
 
 
SELECTRA Management Company sta lavorando per quotare un primo comparto di SELECTRA Investments SICAV, il Selectra J. Lamarck Biotech. Una volta fatto il rodaggio, la società pensa di quotare nel corso del 2015 almeno altri 5 comparti. Zenit SGR, che si è interessata fin da subito al progetto messo in atto da Borsa Italiana, ponendosi tra i primi operatori a condurre approfondimenti tecnici e normativi per far accedere al mercato di quotazione i propri fondi, ha già messo in atto gli interventi per aggiornare la regolamentazione dei prodotti e presentare domanda di quotazione per i comparti della SICAV Zenit Multistrategy e di sei fondi comuni di diritto italiano. Petercam IAM, infine, sta valutando la possibilità di negoziare alcuni fondi nel 2015. Ai nastri di partenza, come riportato ieri dal CorriereEconomia, anche Anthilia, Nextam Partners - che vorrebbe offrire la sicav di diritto lussemburghese sia i due fondi diritto italiano - e AcomeA, per le quali il nuovo segmento su Etfplus rappresenterebbe una vetrina importante.

MA COSA NE PENSANO I CONSULENTI (EX-PROMOTORI) DELLA QUOTAZIONE DEI FONDI? SUL NUMERO DI DICEMBRE IL PARERE DI MAURIZIO BUFI, PRESIDENTE DI ANASF

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