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SRI, tre obiettivi per riallineare il real estate

12/2/2020 | Redazione Private

Gli esperti di La Française Real Estate Managers concentrano la loro analisi sugli investimenti socialmente responsabili nel settore a cominciare dai cambiamenti necessari


Virginie Wallut, direttore della ricerca real Estate & SRI e Marc-Olivier Penin, managing director di La Française Real Estate Managers, concentrano la loro analisi sugli investimenti socialmente responsabili nel settore a cominciare dai cambiamenti necessari.

“Nel settore immobiliare – spiegano gli esperti - si ha una deplorevole mancanza di dati, in particolare per il settore terziario, rispetto all’abbondanza di dati disponibili sugli asset finanziari. La Française Real Estate Managers, consapevole della sua posizione di protagonista per l'entità del patrimonio gestito, sta collaborando con diverse organizzazioni francesi ed europee per raggiungere tre obiettivi: evidenziare le caratteristiche specifiche degli asset immobiliari rispetto ai titoli mobiliari, armonizzare i vari approcci normativi nazionali ed europei in modo che la gestione ESG non sia solo sinonimo di data reporting, e stabilire parametri comuni per facilitare il confronto tra i diversi approcci delle varie società di gestione. Pertanto, dopo tre anni di intensa riflessione all'interno del gruppo di lavoro dell'ASPIM, accogliamo con favore l’estensione del marchio SRI anche ai fondi immobiliari”.

Nel concreto, “La Française Real Estate Managers svolge dal 2009, oltre agli audit tecnici, anche audit di sostenibilità. La società di gestione si affida internamente a un team che lavora nel dipartimento Real Estate Research & SRI in stretta collaborazione conil Dipartimento Investimenti, che tiene conto dei criteri ESG fin dalla valutazione preliminare degli immobili. La fase finale di valutazione ESG viene analizzata e convalidata dal Dipartimento Real Estate Research & SRI. Questa fase della valutazione ESG è affidata a consulenti specializzati che vengono formati all'uso di uno strumento sviluppato internamente dal dipartimento IT. Questo strumento, unico nel suo genere, permette di valutare le caratteristiche di sostenibilità di un asset e la sua capacità di soddisfare i requisiti futuri. Le società di consulenza definiscono le aree di miglioramento nell'ambito dell'attuale policy di gestione ESG e, se possibile, per l'ottenimento di un marchio SRI. I team di gestione, al momento dell'acquisizione, sono responsabili del miglioramento dei tassi di occupazione degli immobili, ma anche dell'implementazione dei miglioramenti identificati per ciascun asset durante la fase di acquisizione”.

“Le valutazioni ESG e i piani di miglioramento – continuano gli analisti - sono accessibili a tutti i dipendenti tramite la piattaforma informatica interna di La Française. La "Sostenibilità" riguarda tutti La Française Real Estate Managers presta molta attenzione al suo ruolo nel riunire tutti gli stakeholder attorno al proprio approccio ESG. Stiamo compiendo sforzi significativi per “educare” tutti coloro che sono coinvolti nella gestione dei nostri asset per poter aumentare gli effetti benefici del nostro approccio. Poiché l'utilizzo (occupazione) degli immobili può incidere fino al 30% del consumo energetico/emissioni di gas serra, è fondamentale coinvolgere gli inquilini per raggiungere i nostri obiettivi. A tal fine, La Française Real Estate Managers ha sviluppato uno strumento per la raccolta e la comunicazione dei dati sui consumi energetici che andrà a beneficio non solo nostro come proprietari, ma anche degli inquilini, consentendo loro di soddisfare i requisiti del piano per l'eco-energia del settore terziario”.

Particolare attenzione è rivolta agli immobili residenziali, “che rappresentano una sfida più impegnativa a causa della molteplicità di inquilini e della destinazione d’uso non professionale. Per garantire che i nostri fornitori sostengano il nostro approccio e per incoraggiarli ad adottare anch’essi un approccio sostenibile, stiamo implementando criteri ESG che serviranno come base per la selezione dei nostri fornitori di servizi. Abbiamo illustrato il nostro approccio alla sostenibilità, articolato intorno a tre punti chiave - riduzione delle emissioni di gas serra, reintroduzione della natura in città e impegno attivo per un ambiente urbano più inclusivo - a tutti i nostri Property Manager in modo che possano adattare di conseguenza la gestione quotidiana dei nostri asset e lavorare con noi per raggiungere questi obiettivi. Internamente, l'idea di estendere la formazione a un ampio numero di dipendenti sarà concretizzata in un piano di formazione senza precedenti, la cui durata prevista è di un anno e che coinvolgerà più di 200 dipendenti di 18 diversi dipartimenti (dall'Asset Management alle Risorse Umane e IT). Questo piano sarà personalizzato in base alle esigenze individuali dei partecipanti”.

"Un'altra innovazione è che questa formazione sarà fornita sulla base delle competenze sviluppate internamente”, concludono i gestori.

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