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Golding amplia la strategia ad impatto sul private equity

9/5/2023 | Redazione Private

Il fondo di fondi globale Golding Impact 2021 è stato promosso a “dark green” soddisfacendo gli esigenti requisiti dell’Articolo 9 SFDR


Il fondo di fondi globale Golding Impact 2021 è stato promosso a “dark green” soddisfacendo gli esigenti requisiti dell’Articolo 9 SFDR. Si tratta della risposta di Golding Capital Partners alla crescente domanda di investimenti con obiettivi ambiziosi e misurabili di sostenibilità ambientale e sociale. Oltre agli investimenti all’interno dell’UE, la strategia globale ad impatto di private equity consente agli investitori di ottenere un’esposizione a Paesi come gli Stati Uniti, il Canada, il Regno Unito, la Svizzera e alcuni mercati emergenti, senza dover rinunciare alle rigorose regole di trasparenza introdotte dalla SFDR europea.

Ciò amplia notevolmente l’universo dei fondi ad impatto disponibili per gli investitori istituzionali Articolo 9 e aumenta il livello di diversificazione in modo sostanziale. Il fondo a impatto si concentrerà su aziende con modelli di business all’avanguardia nell’ambito delle tecnologie climatiche (85%) e della finanza inclusiva (15%).

Il fondo a impatto rivela il potenziale dell’Articolo 9 a livello globale

Secondo una ricerca di Golding Capital Partners, solo il 30% di tutti i fondi a impatto di private equity a livello mondiale sono conformi all’Articolo 9 SFDR, sebbene molti altri abbiano obiettivi d’investimento sostenibili e siano conformi a rigorosi criteri di sostenibilità. “I fondi a impatto al di fuori dell’Unione Europea sono spesso in grado di soddisfare i requisiti per la classificazione ai sensi dell’Articolo 9, ma in genere non sono disposti a sostenere i costi amministrativi aggiuntivi necessari per farlo. Di conseguenza, gli investitori che cercano di effettuare investimenti ai sensi dell’Articolo 9 hanno finora perso queste opportunità. Il nostro processo di verifica e classificazione, condotto in stretta collaborazione con i gestori dei nostri fondi target, ci consente di colmare questa lacuna nell’interesse dei nostri investitori”, spiega Andreas Nilsson, Managing Director e Head of Impact Investing di Golding.

La strategia d’investimento del fondo rimane invariata: si concentrerà su fondi e società in portafoglio che, da un lato, generano rendimenti di mercato corretti per il rischio e, dall’altro, contribuiscono in modo significativo ad alleviare i cambiamenti climatici, la perdita di biodiversità e le disuguaglianze globali grazie ai loro modelli di business sostenibili. I principali mercati sono l’Europa e il Nord America, con un’allocazione minore a favore dei mercati emergenti. Il fondo è strutturato come una SICAV-RAIF lussemburghese e prevede un impegno minimo di 5 milioni di euro.

Un processo di verifica dettagliato basato sugli standard SFDR

La nuova classificazione si basa su un processo ideato in collaborazione con una società di consulenza, che rispecchia i requisiti dell’SDFR per gli investimenti sostenibili. Golding raccoglie ed esamina i dati rilevanti definiti dall’SFDR per classificare i potenziali fondi target con sede al di fuori dell’UE e quindi non soggetti alla EU Disclosure Regulation, ma che comunque soddisfano tutti i criteri dell’Articolo 9. “È importante notare che non stiamo riclassificando i fondi già coperti dall’SFDR in base ai nostri criteri. Stiamo invece esaminando i fondi target che non sono formalmente classificati ai sensi del regolamento UE con l’obiettivo di determinare se sono conformi ai criteri dell’SFDR”, aggiunge Nilsson.

“La nostra strategia ad impatto ha una portata globale e c’è un gran numero di opportunità ad impatto di alta qualità in Nord America, Regno Unito e in alcuni dei maggiori mercati emergenti che non sono soggetti all’SFDR. Il fatto che ora siamo in grado di renderle investibili sotto l’ombrello di un fondo Articolo 9 è un grande passo avanti e un risultato pionieristico del nostro team dedicato alla strategia a impatto. Questo amplia l’universo dell’impatto per gli investitori istituzionali dell’Articolo 9 di un multiplo significativo e consente una diversificazione ancora maggiore”, afferma Matthias Reicherter, Managing Partner e CIO di Golding.

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