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10/3/2022 | Redazione Advisor
Anche agosto si chiude in negativo per i Piani individuali di risparmio. Secondo i dati dell’Osservatorio di Plus 24, nell’ottavo mese dell’anno, infatti, dalle casse dei gestori di Pir sono usciti 57 milioni, un po' meno rispetto ai 63 milioni persi a luglio, ma pur sempre una conferma che la crisi che stiamo vivendo su vari fronti non risparmia neppure questa classe di attività.
Il timore probabilmente è che le piccole medie imprese italiane nei prossimi mesi si troveranno sul tavolo il conto di una crisi energetica che farà ancora impennare i costi aziendali, ma soprattutto che rischia di essere sempre più salato con tutto quello che ne consegue sui margini. E così da gennaio il saldo di questi prodotti è andato in territorio negativo.
Sommando i dati dei deflussi trimestrali elaborati da Assogestioni a quelli di luglio e agosto calcolati dall'Osservatorio di Plus 24, il rosso ammonta a 155 milioni. (in linea con lo stesso periodo 2021). Se si guardano i rendimenti dei Pir da inizio anno, si legge sempre dai dati rilevati dall'Osservatorio di Plus 24, il quadro è abbastanza desolante: tutti i prodotti hanno variazioni negative a doppia cifra. Sicuramente l'investimento su questi prodotti va fatto in ottica di lungo termine (sono nati apposta per questo) ma evidentemente il timore che lo scenario dei mercati possa peggiorare (gli ultimi scivoloni delle Borse lo confermano) ha spinto molti sottoscrittori a liquidare le posizioni, soprattutto quelli investiti da almeno tre anni i cui ritorni sono ancora molto soddisfacenti.
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