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Eurovita, il modello di business sotto la lente di Bankitalia

10/6/2023 | Redazione Advisor

Stando all'ultima analisi realizzata dall'ufficio studi di Palazzo Koch, il tipo di legame che si crea tra banche e assicurazioni non sembra avere effetti sulla qualità del servizio fornito al cliente finale


Il caso Eurovita (leggi qui le news relative è stato al centro delle cronache per gran parte del 2023. La compagnia assicurativa finita in amministrazione straordinaria, salvata solo grazie a un'operazione di sistema che ha coinvolto cinque big del settore (Intesa SanpaoloVita, Generali, Poste Vita, e Allianz), distribuiva la maggior parte delle sue polizze vita tramite decine di accordi bancari.

Come si legge su MF Milano-Finanza, c'è chi, dietro la debolezza del suo modello di business, ci ha visto un legame troppo lasco con le banche partner. Nel caso di un legame più stringente, fatto di joint venture condivise o addirittura nel caso in cui l'attività bancaria e assicurativa faccia capo allo stesso gruppo, probabilmente l’amministrazione straordinaria si sarebbe evitata, si è detto.

Eppure, stando all'ultima analisi realizzata dall'ufficio studi di Banca d'Italia, il tipo di legame che si crea tra banche e assicurazioni non sembra avere effetti sulla qualità del servizio fornito al cliente finale. Il lavoro dal titolo “Scene da un matrimonio: bancassurance e contenzioso con i clienti nel mercato italiano”, più in particolare ha verificato empiricamente l'esistenza di un'eventuale relazione tra l'intensità dei legami partecipativi e commerciali della bancassurance e il livello di contenzioso sui prodotti assicurativi a protezione del credito offerti dalle banche in abbinamento a finanziamenti concessi alla clientela.

Il risultato dell'analisi realizzata da Marta Auricchio, Alessandro Bracale, Sara Imposimato e Francesco Privitera è stato che “l'intensità dell'integrazione tra banche e assicurazioni non incide né sul numero di controversie né sul loro esito”. E' la prima volta che viene realizzata un'analisi di questo tipo e il risultato è significativo anche alla luce del fatto che negli ultimi trent'anni la cooperazione tra attività bancaria e assicurativa (bancassurance) si è fortemente rafforzata, anche in seguito alla ricerca da parte di entrambi i soggetti di ricavi più elevati e diversificati, con gli istituti che hanno in mano più del 50% del mercato Vita italiano.

Negli ultimi anni, si legge sempre su MF Milano-Finanza, c'è stata poi una crescita significativa dei reclami in particolare per i prodotti assicurativi legati ai finanziamenti, ricordano poi da Banca d'Italia e la loro analisi è frutto dell'elaborazione di più banche date, comprese in particolare quelle di Banca d' Italia e dell' Arbitro bancario e finanziario che gestisce in maniera stragiudiziale i reclami dei clienti.

“Un primo passo per far luce sulla bancassicurazione ma sarebbe anche utile indagare sulle tipologie di accordi commerciali utile anche per una valutazione più approfondita”, aggiungono da Banca d' Italia. In effetti proprio questi ultimi, con le alte remunerazioni alle reti distributive, sono state al centro delle polemiche per Eurovita.

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