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Gestore della settimana: “Opportunità nell’high yield”

3/18/2024 | Daniele Riosa

Philippe Gräub (UBP): “Questo segmento dovrebbe beneficiare del contesto di robusta crescita nominale a livello globale, che dovrebbe consentire di mantenere un contesto di tassi di default benigno”


“A causa dell'inversione della curva dei rendimenti, un portafoglio di titoli a tasso variabile di alta qualità e a breve scadenza ha oggi un rendimento significativamente superiore a quello di un portafoglio di obbligazioni investment grade tradizionali”. Lo spiega Philippe Gräub (in foto), head of global & absolute return fixed income di Union Bancaire Privée (UBP), nella sua view sul reddito fisso. E sui segamenti di mercato in particolare dice: “Preferiamo quelli a più alto reddito, tra cui l'High Yield e il debito finanziario subordinato (AT1)”. Inoltre, “dal punto di vista della costruzione del portafoglio, privilegiamo un approccio Barbell, che prevede un'allocazione in titoli High Yield e AT1”.

Quali sono le vostre prospettive per il reddito fisso nel 2024, anche alla luce di possibili tagli dei tassi? 
“Le nostre prospettive per il reddito fisso sono positive: infatti, le banche centrali si sono lasciate alle spalle il loro atteggiamento da falco, il processo di disinflazione ha compiuto progressi significativi ed è sempre più probabile uno scenario di soft landing. Inoltre, i legislatori stanno cercando di estendere il ciclo economico attraverso graduali tagli dei tassi, piuttosto che portarlo a termine con rialzi aggressivi, il che dovrebbe consentire agli investitori di approfittare dell'interessante carry. Ci aspettiamo che questo ciclo di tagli sia molto graduale e in contrasto con i cicli precedenti, considerato il contesto di crescita. Ciò indica che è possibile considerare un’allocazione obbligazionaria strategica e con un orizzonte pluriennale, dato che i rendimenti potrebbero rimanere elevati per un periodo di tempo più lungo”.

Quali sono i settori che ritenete particolarmente interessanti? 
“Preferiamo i segmenti di mercato a più alto reddito, tra cui l'High Yield e il debito finanziario subordinato (AT1). Per quel che riguarda l’High Yield, questo dovrebbe beneficiare del contesto di robusta crescita nominale a livello globale, che dovrebbe consentire di mantenere un contesto di tassi di default benigno, mentre l'investimento in questo segmento attraverso gli indici CDS consente di beneficiare di maggiore liquidità rispetto ai cash bond.  Riteniamo anche che il segmento BB del mercato del credito offra una buona remunerazione del rischio rispetto ai BBB, ad esempio, offrendo un rendimento storico annualizzato superiore del 2% e un profilo di volatilità molto simile. Inoltre, i tassi di default tra queste due coorti di rating tendono a essere molto bassi e simili, mentre il rischio di default aumenta man mano che si scende nello spettro dei rating. Infine, da marzo dello scorso anno abbiamo continuato a vedere annunci positivi per gli investitori nei confronti degli AT1, inizialmente da parte delle autorità di regolamentazione e più recentemente da parte degli emittenti, che negli ultimi trimestri hanno costantemente richiamato le loro obbligazioni. Anche gli utili delle banche si sono rivelati impressionanti e sottolineano come questo settore continui a trarre beneficio da un contesto di tassi e inflazione più elevati”. 

Quali sono i rischi a cui prestare attenzione? 
“Gli investitori continueranno a focalizzare la loro attenzione sulla capacità delle economie di continuare a resistere ai rialzi aggressivi effettuati finora. In base a ciò, sarebbe opportuno costruire portafogli più equilibrati nel tempo che comprendano sia il rischio di tasso d'interesse che quello di credito, in quanto il primo dovrebbe fornire una certa protezione nei momenti di volatilità. Detto questo, gli ultimi dati evidenziano il rischio di una potenziale riaccelerazione delle varie economie, considerando i mercati del lavoro ancora rigidi, le condizioni finanziarie allentate e gli effetti positivi sulla ricchezza. L'high yield dovrebbe trarre ulteriori benefici da un simile contesto, mentre appare ancora remoto il rischio che le banche centrali debbano nuovamente inasprire le loro politiche, viste le loro ultime affermazioni”. 

Come approcciate l'asset class? 
“Dal punto di vista della costruzione del portafoglio, privilegiamo un approccio Barbell, che prevede un'allocazione in titoli High Yield e AT1, ma anche in titoli a tasso variabile a breve scadenza. Infatti, a causa dell'inversione della curva dei rendimenti, un portafoglio di titoli a tasso variabile di alta qualità e a breve scadenza ha oggi un rendimento significativamente superiore a quello di un portafoglio di obbligazioni investment grade tradizionali. Riteniamo ancora appropriata un'allocazione verso gli FRN (Floating rate notes), dato che questo ciclo di tagli dei tassi sarà probabilmente più graduale rispetto ai precedenti, il che consente di continuare a trarre vantaggio dall'elevato rendimento offerto da questi strumenti”. 

 

 

 

 

 

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