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Fondi comuni: la rivincita dei bond

8/17/2023 | Marcella Persola

Gli investitori ritrovano interesse a investire nei prodotti che offrono cedole, sottolineano da Assogestioni


Il primo semestre per l’industria dei fondi si chiude con 187 società che hanno generato una raccolta netta di -7 miliardi rispetto ai 5,472 miliardi del trimestre precedente. E' quello che emerge dalla mappa trimestrale dei fondi comuni realizzata da Assogestioni. In particolare i fondi aperti hanno generato deflussi per 3,66 miliardi contro i -1,48 miliardi dell’ultimo trimestre del 2022.

 

Dallo spaccato della raccolta per categorie si nota il trend positivo dei fondi azionari, che hanno continuato ad attrarre nuove sottoscrizioni come per tutto il 2022, totalizzando +2,84 miliardi di euro. Virano nettamente in positivo i prodotti obbligazionari che, dopo i -1,65 miliardi del terzo trimestre del 2022, hanno raccolto 2,96 miliardi di euro. Sono invece rimasti in negativo bilanciati (-3 miliardi) e flessibili (-5,18 miliardi).

 

Alessandro Rota direttore ufficio studi dell'associazione ha commentato: “Il ritorno della raccolta sui fondi obbligazionari segnala un rinnovato interesse degli investitori italiani per dei prodotti che oggi, dopo i forti rialzi dei tassi del 2022, tornano ad offrire cedole interessanti”.

 

Il dettaglio della mappa trimestrale evidenzia anche la preferenza per i fondi italiani (+735 milioni) rispetto a quelli di diritto estero (-4,4 miliardi). I dati definitivi includono anche il resoconto sui PIR che, nel primo trimestre, hanno totalizzato 720 milioni di deflussi, di cui 779 milioni afferenti ai PIR ordinari a fronte dei +58 milioni raccolti dai PIR alternativi, per un patrimonio promosso complessivo di 19,34 miliardi euro. Infine, la mappa ha censito una raccolta in positivo di 1,26 miliardo euro per i fondi Articolo 8 SFDR e di 360 milioni euro per quelli Articolo 9 SFDR.

 

Per quanto riguarda le gestioni di portafoglio, che pesano per oltre il 47% delle masse, il bilancio del primo trimestre dell’anno è pari a -4,29 miliardi euro, determinato soprattutto dai 5,77 miliardi di euro di deflussi registrati dalle gestioni di prodotti assicurativi. Altri 2 miliardi di deflussi istituzionali, non afferenti a mandati previdenziali né assicurativi, sono invece riconducibili a movimenti interni ai Gruppi societari rientranti nel perimetro della rilevazione.

 

A fine mese (giugno 2023) il patrimonio gestito è salito a 2.273 miliardi di euro dai 2.258 miliardi di euro precedenti, sostenuto da un effetto performance positivo, in linea con l’andamento dei mercati finanziari, e stimato dall’Ufficio Studi di Assogestioni in +0,7%.

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