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PIR: ecco le novità contenute nelle linee guida del Ministero

10/5/2017

Anche un minore può essere titolare di un piano, mentre trasferire la residenza all'estero fa perdere il diritto all'agevolazione. Il Mef: l'incentivo sarà esteso ai fondi chiusi


Arrivano i chiarimenti del Mef sulle principali questioni interpretative dei PIR evidenziate dalle associazioni di categoria negli scorsi mesi. Le novità sono contenute nelle linee guida dei Piani Individuali di Risparmio che sono state pubblicate il 4 ottobre sul sito del Dipartimento delle Finanze del Mef, 10 mesi dopo il lancio di questi strumenti attraverso la Legge di Bilancio e nove mesi dopo il lancio sul mercato dei primi prodotti PIR compliant. A tali linee guida l’Agenzia delle entrate farà seguire dettagliate istruzioni per gli uffici preposti alle attività di controllo e accertamento.

"Sono stati specificati alcuni temi tecnici, di funzionamento, che la norma non poteva prevedere” ha detto Fabrizio Pagano, capo della segreteria tecnica del dicastero, aggiungendo che i PIR saranno estesi anche i fondi chiusi. Ora, ha detto, le sfide sono due: fare in modo che un numero maggiore di imprese si quoti su Borsa italiana e consentire che una parte della liquidità arrivi anche alle imprese non quotate tramite strumenti finanziari predisposti (minibond). Ricordiamo che i PIR sono una incentivazione fiscale del risparmio di lungo termine che mira ad offrire maggiori opportunità di rendimento alle famiglie e a sostenere tramite il capitale raccolto l’economia reale, offrendo nuove risorse per investimenti di lungo termine alle pmi.

Ma entriamo nel dettaglio di alcuni chiarimenti. Il Mef ha specificato che, relativamente all’ambito soggettivo dell’agevolazione, la possibilità per un minore di essere titolare di un PIR e che non si può essere titolare allo stesso momento di più di un piano di risparmio a lungo termine, ma non impedisce di chiudere un PIR e aprirne un altro nel quale possono essere destinate somme o valori nel limite annuale di 30.000 euro e complessivo di 150.000 euro. Il Mef, inoltre, ricorda che il piano può essere costituito da “persone fisiche residenti nel territorio dello Stato” e pertanto il trasferimento della residenza fiscale all’estero fa venir meno uno dei requisiti posti dalla legge per fruire dell’agevolazione. Le linee specificano anche le modalità di costituzione, le movimentazioni (cessione e rimborso) degli strumenti finanziari contenuti nel PIR con particolare riguardo alle modalità di computo del vincolo di detenzione quinquennale.

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