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Ricavi da gestito e da fee sull'amministrato. Quali reti sono più avvantaggiate dal nuovo modello

5/10/2024 | Daniele Barzaghi

Gli alti ritorni di Titoli di Stato e liquidità sulle nuove forme di conto corrente si stanno rivelando ottimo driver per la diffusione della retribuzione a parcella


Oltre ai dati sulla raccolta in consulenza fee only/fee on top, da questo mese Assoreti ha deciso di ufficializzare un altro valore di raccolta, generato dalla somma delle masse in risparmio gestito e da quelle in risparmio amministrato con retribuzione a parcella.

In epoca di grande successo dell'amministrato (trainato ad esempio dal grande ritorno dei Titoli di Stato e dalla liquidità, viste le nuove remunerazioni sui conti correnti), l'industria della consulenza finanziaria italiana ha ragionato sul proprio modello, col timore che meccanismi salariali largamente concentrati sul risparmio gestito risultassero penalizzanti.

In questo senso la richiesta a livello europeo dell'introduzione dei pagamenti a parcella da parte dei clienti è sembrata arrivare nel momento giusto. E una trasformazione vista come una minaccia ancora un anno fa è apparsa all'industria come un'opportunità.

Se un consulente fa guadagnare la clientela sui prodotti di risparmio amministrato ha senso far pagare una commissione anche su quelli” ha segnalato Massimo Doris, presidente di Assoreti, oltre che a.d. di Banca Mediolanum: “Quel risparmio amministrato darà al professionista un guadagno ricorrente di un certo livello e vale la pena evidenziarlo”.

Ma, ad oggi, quali network di consulenza sembrano più pronti a intercettare questa nuova forma di guadagno?

Secondo l'ultimo recente report mensile di Assoreti (relativo ai dati di marzo) la novità impatta pochissimo Zurich Bank (4 milioni di raccolta, se si somma la performance del gestito - in questo caso negativa - e dell'amministrato sotto parcella), FinInt (7 milioni) e Banca Widiba (11).

Meglio Bnl-Bnp Paribas Life Banker (69 milioni a marzo) ma sono gruppi con oltre 1.000 consulenti a superare la soglia dei 100 milioni in questa nuova rilevazione.

Il gruppo Credem ottiene 114 milioni, preceduto da Fineco (129), Mediobanca Premier (145) e Banca Generali (152).

Sul podio mensile, Banca Mediolanum (264) e Allianz Bank (455) - accomunate però dal non aver ancora introdotto fee sulla componente amministrata -, col primato del gruppo Fideuram (in foto Fabio Cubelli) a 609 milioni. 

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