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Fondi quotati, ecco come pagheranno i consulenti (ex-promotori)

2/16/2015

E' questione di giorni per avere i primi fondi comuni d'investimento negoziati a Piazza Affari. Lo annuncia Pietro Poletto, responsabile dell'Etfplus


E' questione di giorni per avere i primi fondi comuni d'investimento negoziati a Piazza Affari. Lo annunica Pietro Poletto (nella foto), responsabile dell'Etfplus, in un'intervista a Il Sole24Ore. 

 

La domanda è come recepiranno la notizia le SGR: "Abbiamo voluto dare alle società di gestione del risparmio di esplorare una nuova opportunità. Sta a loro decidere se coglierla o meno. E sia chiaro: noi mettiamo solo a disposizione una infrastruttura di mercato, non siamo distributori o consulenti (ex-promotori) di prodotti. Non abbiamo velleità di far concorrenza a nessuno, vogliamo solo offrire una canale di vendita dei fondi comuni che sia complementare e non sostitutivo a quello tradizionale delle reti e degl sportelli bancari, perché riteniamo che ci siano enormi benefici in termini di efficientamento del processo".

 

Si tratta, spiega Poletto, di "un'evoluzione che può portare benficio a tutta l'industria dei fondi e una riduzione dei costi di cui possono trarre vantaggio anche gli investitori finali".

 

Durante il convegno di Ascosim, Poletto ha annunciato che in futuro potrebbe esserci la possibilità per le SGR di retrocedere le commissioni ai collocatori attraverso la piattaforma di Borsa: "Ho solo detto che se abbiamo messo a disposizione degli intermediari una infrastruttura di mercato capace di retrocedere le commissioni di collocamento su 90 miliardi di BTp Italia emessi dal Tesoro negli ultimi anni, non vedo perché non possiamo fare altrettanto con i fondi comuni, qualora fosse richiesto lo stesso tipo di servizio". 

 

Il riferimento è al Monte Titoli: "Un sistema - prosegue Poletto - che rende possibili operatività ben più complesse, grazie alla gestione accentrata e alla dematerializzazione degli strumenti finanziari, in grado di gestire uno stacco dividendi, un pagamento cedole e altri ammontari monetari legati a particolari operazioni di mercato. Questa è un'evoluzione già scritta, anche se naturalmente oggi si parte con un'operatività più semplice". 

 

La normativa sulle retrocessioni, tuttavia, sta cambiando: "L'infrastruttura mi permette oggi come domani di essere compliant con quelle che saranno le norme: se la legge abolirà le commissioni di retrocessione tout court, non forniremo questo servizio; se invece la normativa consentirà in qualche modo di retrocederle, abbiamo tutti i mezzi e le funzionalità nel nostro sistema per fornire servizi a valore aggiunto". 

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