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Banca Profilo, boom del private banking nel 2023

2/9/2024 | Redazione ADVISOR

L’istituto e le sue controllate chiudono l’esercizio con un utile netto pari a 12,1 milioni, in crescita delll’8,9 per cento rispetto al 2022. La raccolta totale clientela, inclusa la raccolta fiduciaria netta, si attesta a 6 miliardi: + 6,7%


Banca Profilo e le sue controllate chiudono l’esercizio 2023 con un utile netto pari a 12,1 milioni di euro (+8,9% rispetto al 2022), in crescita di un milione di euro rispetto al risultato dello scorso esercizio. Il Private Banking chiude il 2023 con ricavi netti per 37,5 milioni di euro, in crescita di 11 milioni di euro  (+41,6%) rispetto ai 26,5 milioni di euro del precedente esercizio.

La raccolta totale clientela, inclusa la raccolta fiduciaria netta, si attesta a 6,0 miliardi di euro (+6,7% rispetto al 2022), in crescita di circa 0,4 miliardi di euro rispetto ai 5,6 miliardi di euro del 31 dicembre 2022. La raccolta diretta si incrementa di 277 milioni di euro passando dai 1.046 milioni di euro del 31 dicembre 2022 ai 1.323 milioni di euro del 31 dicembre 2023. 

La raccolta indiretta, esclusa la raccolta fiduciaria netta, diminuisce di 16 milioni di euro, passando dai 3.852 milioni di euro del 31 dicembre 2022 ai 3.836 milioni di euro del 31 dicembre 2023. Al suo interno il risparmio amministrato è pari a 3.045 milioni di euro e le gestioni patrimoniali ammontano a 791 milioni di euro. Nel 2023 il totale ricavi netti è pari a 76,6 milioni di euro (+8,5% a/a), in crescita di 6 milioni di euro rispetto ai 70,6 milioni di euro dell’anno precedente. 

Il margine di interesse del 2023 è pari a 28,0 milioni di euro (-31,9% a/a) in riduzione rispetto ai 41,1 milioni di euro del passato esercizio. La riduzione è determinata principalmente dall’incremento del costo del funding, solo parzialmente compensato dal maggior rendimento degli attivi legato alla dinamica dei tassi, sia nella componente titoli sia in quella degli impieghi in Private e Investment Banking.

Le commissioni nette crescono del 22,1% rispetto al 2022 e sono pari a 29,2 milioni di euro. La crescita delle commissioni si concentra nella finanza strutturata e Capital Market, in quelle di performance, dei servizi bancari e della consulenza nel Private Banking. Il risultato netto dell’attività finanziaria e dei dividendi, pari a 18,3 milioni di euro, aumenta di 13,6 milioni rispetto ai 4,7 milioni dello scorso esercizio. L’incremento è da attribuire principalmente alle plusvalenze realizzate su titoli corporate e posizioni coperte in asset swap, che hanno compensato parzialmente il calo del margine di interesse dovuto al rialzo dei tassi e alla minore inflazione sulla performance degli attivi a tasso fisso del banking book. La somma del margine di interesse e del risultato dell’attività finanziaria risulta quindi stabile nei due anni a testimonianza dell’esposizione sostanzialmente neutra al rialzo dei tassi di interesse della banca.

Il saldo degli altri proventi e oneri di gestione, pari a 1,2 milioni di euro, è in crescita rispetto al dato  del 2022 (+29,3% a/a), a seguito di alcuni elementi non ricorrenti positivi rilevati nell'anno. Nel 2023 i costi operativi si attestano a 56,1 milioni di euro, in aumento rispetto ai 52,2 milioni di euro del 2022 (+7,5% a/a). L’incremento è da attribuirsi principalmente alle spese del personale e amministrative, in coerenza con gli investimenti previsti nel Piano Industriale e in relazione alla pressione inflattiva.  Al suo interno le spese del personale si incrementano di 2,1 milioni di euro passando dai 29,9 milioni di euro del 2022 ai 32,0 milioni di euro del 2023 (+7,3% a/a). L’incremento delle spese in risorse umane deriva sia dall’incremento complessivo dell’organico (+ 6 risorse) sia dalla loro valorizzazione, inclusa la componente variabile.

Le altre spese amministrative, al netto degli oneri finalizzati al mantenimento della stabilità del sistema bancario riclassificati in apposita voce, sono pari a 21,8 milioni di euro nel 2023 e si incrementano di 1,7 milioni di euro rispetto al 2022. L’incremento è da attribuirsi principalmente alle varie iniziative di trasformazione digitale dei processi della Banca, alla locazione software e data provider, alle consulenze legali e di progetto, e all’impatto dell’inflazione su diverse voci di costo e forniture. Le rettifiche di valore su immobilizzazioni, pari a 2,3 milioni di euro, sono in linea rispetto a quelle dello scorso esercizio coerentemente con gli investimenti effettuati.

 Il risultato della gestione operativa, pari a 20,5 milioni di euro (+11,4% a/a), è in crescita di 2,1 milioni di euro rispetto al 2022, equivalente ad un cost income del 73,3%, che migliora rispetto al 74,0% del 2022. Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri sono negativi per 741 migliaia di euro e si riferiscono principalmente per 676 migliaia di euro quale stanziamento a fronte di probabili passività nell’ambito dell’operatività del Private Banking e per 76 migliaia di euro ad accantonamenti netti effettuati a seguito di controversie in corso di definizione sorte nell’esercizio nell’area Digital.

 Le rettifiche e le riprese di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e su attività finanziare valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva del 2023 sono pari a 2,5 milioni di euro di rettifiche nette. Il dato del 2022 era pari a 1,5 milioni di euro di rettifiche nette.  Le rettifiche di valore nette del 2023 riguardano per 1,8 milioni di euro limitate posizioni creditizie deteriorate, per 0,4 milioni di euro crediti in bonis e per 0,3 milioni di euro il portafoglio titoli. Si precisa altresì che il portafoglio crediti della Banca, costituito principalmente da finanziamenti lombard o garantiti da MCC/SACE, è caratterizzato da esposizioni con ampi livelli di garanzie che, nonostante la volatilità di mercato e gli effetti della situazione geopolitica attualmente in corso, non hanno subìto oscillazioni significative nel rischio di credito e nelle relative garanzie. Nel 2023, l’utile al lordo delle imposte è pari a 17,3 milioni di euro (+2,4% a/a), in aumento rispetto ai 16,9 milioni di euro rilevati nel 2022.

Le imposte dell’esercizio, al netto di quelle calcolate sugli oneri finalizzati al mantenimento della stabilità del sistema bancario riclassificati in apposita voce, sono pari a 5,1 milioni di euro. Al lordo di tale riclassifica il tax rate è pari al 29,3%. Con specifico riferimento a quanto previsto dalla Legge n. 136/2023 sulla tassazione degli extra-profitti bancari si evidenzia che il Consiglio di amministrazione della Banca del 7 novembre 2023, avvalendosi dell’opzione prevista dal suddetto provvedimento, ha deciso di proporre all’Assemblea degli azionisti la costituzione di una riserva di utili non distribuibili per un importo paria 3,6 milioni di euro senza rilevare impatti a Conto Economico.

 La voce oneri riguardanti il sistema bancario comprende i contributi finalizzati al mantenimento della stabilità del sistema bancario (Fondi di Risoluzione Unico e Fondo Interbancario Tutela dei Depositi) esposti al netto delle imposte ed è pari a 0,7 milioni di euro, in limitata riduzione rispetto allo scorso anno (-4,6%).

L’importo è principalmente composto dal contributo ordinario al Fondo di Risoluzione Unico.

Gli Utili delle attività operative cessate al netto delle imposte, pari a 0,6 milioni di euro, ricomprendono la plusvalenza derivante dal rimborso integrale del “Buffer Loan”, costituto presso One Swiss Bank (OSB) su richiesta dell’Autorità di Vigilanza svizzera, al closing dell’operazione di cessione di Banque Profil de

Gestion (BPdG) effettuato il 1° giugno 2021. In data 30 giugno 2023, su indicazione dell’Autorità di Vigilanza svizzera, OSB ha proceduto alla restituzione a Banca Profilo del suddetto ammontare. Il Gruppo Banca Profilo chiude il 2023 con un utile netto consolidato di 12,1 milioni di euro, in crescita di 1,0 milioni di euro (+8,9% a/a) rispetto al 2022.

Lo Stato Patrimoniale Consolidato al 31 dicembre 2023 evidenzia un Totale Attivo pari a 2,1 miliardi di euro contro i 1,9 miliardi di euro di fine dicembre 2022 (+13,3% a/a) a seguito, principalmente, di un incremento del banking book e dei crediti. Il Patrimonio Netto del Gruppo è pari a 165,9 milioni di euro in aumento di 5,4 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022.

I Fondi Propri consolidati di Banca Profilo alla data del 31 dicembre 2023 sono pari a 133,6 milioni di euro, con un CET 1 Ratio consolidato del 22,26%, calcolato in base alle disposizioni transitorie previste a seguito dell’entrata in vigore del principio contabile IFRS 9. Il CET 1 Capital Ratio consolidato fully loaded è pari al 22,19%, largamente superiore ai requisiti normativi e tra i più elevati della categoria. Il lieve decremento rilevato sul CET1 ratio, rispetto al 22,71% di fine dicembre 2022, è imputabile principalmente all’incremento delle attività di rischio ponderate. Tali indicatori non tengono conto del risultato d’esercizio del 2023. L’indicatore di liquidità LCR (Liquidity Coverage Ratio), determinato sul perimetro prudenziale consolidato, risulta pari al 448,7%.

Come detto in apertura, il Private Banking chiude il 2023 con ricavi netti per 37,5 milioni di euro, in crescita di 11 milioni di euro  (+41,6% a/a) rispetto ai 26,5 milioni di euro del precedente esercizio. Il risultato deriva principalmente dal maggior contributo della raccolta diretta legato al repentino rialzo dei tassi di riferimento. Il margine di interesse, comprensivo del contributo della raccolta diretta e degli impieghi, aumenta significativamente (+169,9%) rispetto al 2022. Tra le commissioni, sostanzialmente stabili, si osserva una crescita delle commissioni di performance sul gestito, delle commissioni di consulenza (+5% a/a), di quelle relative ai  fondi (+2% a/a) e alla custodia (+5% a/a), compensata dalla riduzione delle commissioni di gestione (- 8% a/a), delle commissioni sulle polizze assicurative (-47% a/a anche in considerazione dell’effetto 4 Eurovita), delle commissioni da intermediazione e negoziazione (-57% a/a) e solo limitatamente delle commissioni relative ai collocamenti.

Le masse complessive aumentano del 5,7% e ammontano a 5,5 miliardi di euro, grazie alla crescita della raccolta fiduciaria netta (+15,6%), all’effetto mercato e alla raccolta netta positiva nel 2023 (+77,6 milioni di euro).  I costi operativi sono pari a 23,8 milioni di euro, in aumento dell’8,8% rispetto ai 21,9 milioni di euro dello scorso esercizio, soprattutto nelle spese del personale, negli ammortamenti e nei costi allocati delle strutture di supporto. L’area chiude con un risultato della gestione operativa pari a 13,7 milioni di euro in crescita rispetto ai 4,6 milioni di euro del precedente esercizio (+197,5%).

L’area Investment Banking chiude il 2023 con ricavi netti per 10,3 milioni di euro, in significativa crescita rispetto ai 5,7 milioni di euro del precedente esercizio (+81,6% a/a). Il risultato è stato ottenuto mediante l’incremento dei volumi sugli impieghi e soprattutto in relazione alle operazioni di finanza strutturata e di Capital Market concluse con successo nel 2023.

 Gli impieghi netti sono pari a 174,1 milioni di euro in crescita di 22,1 milioni di euro (+14,5% a/a) rispetto al 2022. In particolare, i finanziamenti garantiti si attestano a 100,4 milioni di euro (+6,7% a/a) mentre i finanziamenti acquisiti relativi al Superbonus (al lordo degli utilizzi) si attestano a 88,8 milioni di euro (+67,4% a/a). 

I costi operativi sono pari a 3,8 milioni di euro, in crescita rispetto ai 2,9 milioni di euro dello scorso esercizio (+28,7% a/a) distribuiti tra costi del personale nella parte variabile a seguito dei risultati ottenuti, spese amministrative legate ai deal conclusi e nei costi allocati delle strutture di supporto. L’area chiude con un risultato della gestione operativa pari a 6,5 milioni di euro, in crescita rispetto ai 2,8 milioni di euro del precedente esercizio (+137,7%).

Banca Profilo in data 21 novembre 2023 ha approvato il Piano Industriale 2024-26 che si pone l’obiettivo di sviluppare ulteriormente il modello di servizio della Banca diventando sempre più digitale, efficiente e sostenibile pur mantenendo invariati i suoi elementi fondanti: la solidità patrimoniale, la diversificazione dei business, la capacità di innovazione e l’elevata remunerazione degli azionisti. Al fine di affrontare le nuove sfide nei diversi mercati in cui opera il Gruppo, sono stati identificati quattro pilastri attorno ai quali costruire le azioni strategiche, organizzative, manageriali e commerciali in coerenza con le nuove esigenze del mercato e di sviluppo strategico del Gruppo: 

“Nicchie distintive ad alta redditività” prevedendo per ciascuna area di business ulteriori ambiti differenzianti rispetto alla competizione; 

“Partnership e crescita esterna” tramite l’attivazione di nuove partnership con operatori contigui alle aree di business e operatori tech per gli ambiti operativi, nonché l’attivazione di un percorso di crescita esterna nel private banking e fintech; 

”Artificial Intelligence & User Experience” prevedendo l’applicazione della generative AI trasversalmente su tutte le aree di business e operative, anche al fine di una semplificazione dei processi operativi front-to-back per migliorare la user experience dei colleghi e dei clienti; 

 “People & Sustainability” concretizzando la visione del Gruppo su come fare impresa, guardando alle persone, alle comunità di riferimento, all’ambiente ed alla sostenibilità nel tempo dove il filone centrale rimane quello delle persone, rafforzando e sviluppando misure di attenzione e benessere dei propri collaboratori volte a creare un ambiente lavorativo attrattivo e motivante.

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