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Trabattoni: "E adesso si rivedono le banche"

7/5/2017 | Massimo Trabattoni (*)

La risoluzione della crisi bancaria ha chiuso un trend negativo che ha pesato molto sul principale indice azionario. Da qui a fine anno occhi puntati sui multipli del settore.


Se ci guardiamo alle spalle vediamo un mercato che complessivamente ha registrato un trend positivo, anche grazie alla ricerca, andata a buon fine, di una soluzione concreta della crisi delle banche italiane. È stato risolto un trend negativo che era partito alla fine dell'anno scorso e che pesava molto sul principale indice azionario italiano che, notoriamente, è fortemente esposto al sistema finanziario.

 

Indubbiamente il semestre che ci lasciamo alle spalle è stato caratterizzato soprattutto dalla nascita dei PIR, strumenti che hanno favorito la sovraperformance delle Small Cap italiane rispetto alle Large Cap. Ora, però, stiamo entrando nella fase estiva del mercato, che potrebbe portare a qualche interruzione momentanea del trend.

L'anno scorso abbiamo assistito all'inizio della ripresa dei tassi americani, iniziata a luglio e accentuata dalla vittoria di Donald Trump. L'effetto Trump è completamente rientrato,  ma il trend di fondo, guidato dalla Fed continua a orientarsi verso una ripresa   dei tassi di interesse. È questo l’elemento da valutare al fine di costruire portafogli nel medio termine.

 

In questo scenario, un elemento di rischio per i mercati, che sconta valutazioni molto alte, potrebbe arrivare da un eventuale ritocco dei tassi di interesse non accompagnato dalla  crescita degli utili Una tale situazione creerebbe degli aggiustamenti significativi sui mercati.

Personalmente credo che in estate vivremo una fase laterale dei mercati, con una ripresa del trend positivo in autunno e una dinamica ancora buona degli utili, con una ripresa soprattutto sul comparto delle banche. Da qua a fine anno, infatti,  il recupero dei multipli bancari potrebbe essere il tema dominante del mercato italiano, grazie anche a un calo della pressione regolamentare.

 

Non vedo invece, al momento, grandi rischi sul fronte politico. Rimane per il mercato italiano il fattore di maggiore incertezza, ma questo potrebbe essere un tema più rilevante il prossimo anno.

 

(*) - Responsabile azionario Italia di Kairos

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