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Consulenti finanziari (ex-promotori finanziari), 9.900 talenti in cerca della rete giusta

10/6/2014

Un evento dedicato alle professioniste della consulenza finanziaria rivela la crescente attenzione rivolta alle donne (il 30% dei mandati del 2014 sono donne), ma la strada per la valorizzazione della diversità di genere è ancora lunga. Ecco la ricetta per attrarre i talenti "al femminile".


Le reti della promozione finanziaria hanno bisogno di crescere. È vero che l'andamento della raccolta netta è in costante aumento dal 2012, ma il numero di consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) con mandato è fermo intorno a quota 23.100 e così anche il numero di clienti seguiti dalle reti oscilla ormai da cinque anni intorno a quota 3,3/3,5 milioni di famiglie. Questi dati sono la conferma che è necessario "agire ora", ma bisogna agire cercando "nuove vie". E una di queste è la promozione finanziaria "al femminile".
 
 
È questo uno dei messaggi emersi dall'evento "Crescita del portafoglio: cosa possiamo imparare dagli uomini e cosa rende uniche le donne. Strategie a confronto!" svoltosi venerdì 3 ottobre a Cernobbio, e organizzato dal gruppo “PF al femminile” by AdvisorProfessional in collaborazione con M&G.
 
 
L'evento, moderato da Germana Martano, d.g. di Anasf, è stato occasione per individuare i punti di forza e di debolezza della promozione finanziaria "al femminile". Ma, soprattutto, è stata occasione di confronto tra i relatori presenti nella splendida cornice di Villa Erba. Matteo Astolfi (director di M&G Investments Italia), Cosima Barone (fondatrice di FINARC), Alida Carcano (fondatrice e vice presidente di Valeur Investments), Béatrice Derouvroy (d.g. di AXA MPS), Giuseppe Vercelli (psicologo dello sport e docente presso l’Università di Torino), Maria Municchi (responsabile dei sistemi e dei modelli quantitativi impiegati per la gestione dei portafogli in titoli convertibili di M&G) e le quattro "Opinion leader" del gruppo “PF al femminile” (Vincenza Belfiore, Fulvia Beltrami, Alma Foti e Vania Franceschelli) hanno dato vita ad un dibattito che ha chiarito il ruolo e l'importanza delle donne per la finanza e per il mondo delle reti.
 
 
Un ruolo che "sta cambiando, come dimostrano i numeri forniti da APF e aggiornati al 25 settembre 2014" ha subito sottolineato Fabienne Mailfait, direttore generale di OFC (casa editrice di Advisor). "Rispetto alla fine del 2013 la percentuale di donne iscritte all'Albo dei consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) è passata dal 17,4% al 18,4%: oggi sono 9.916 su 53.922 iscritti totali". Non solo. "Dal 1° gennaio al 25 settembre 2013 i provvedimenti di iscrizione all'albo di donne è stato pari al 30% del totale: 1.177 su 3.920" continua Mailfait che ha anche ricordato i numeri dei nuovi mandati dei neo iscritti nel 2014: 1.402 totali. Di questi ben 418 (pari al 29,8% del totale) sono mandati "al femminile".
 
 
Numeri che fanno ben sperare per il futuro e "che parlano da soli", come ha ammesso Fulvia Beltrami, wealth manager e project manager di Azimut GA, che ha ricordato la "fedeltà delle donne promotrici alla società mandante" e la tendenza a "ricevere un maggior numero di referrals rispetto ai colleghi uomini, anche se tendiamo a chiederne di meno". Insomma, dati alla mano, le reti che hanno investito sulle donne hanno ottenuto più fedeltà e più clienti. 
 
 
Ma non basta. "Dobbiamo fare di più" è il coro che si è alzato dalla tavola rotonda che ha invitato le donne coinvolte a "perseverare" nel perseguire i propri obiettivi professionali, ma anche e soprattutto le società (e in particolare le reti) a rendere davvero concreti i tanti progetti annunciati in questi anni. 
 
 
Come evidenziato, infatti, da Vania Franceschelli, financial advisor Allianz Bank FA, purtroppo ancora oggi "le attività di financial planning e di consulenza finanziaria non esercitano la stessa capacità di attrazione tra donne e uomini, anche perché non esiste una adeguata percezione della professione che ben si sposa con alcune delle doti tipiche femminili, come ad esempio, le doti relazionali".
 
 
Ma se in finanza, e nella promozione finanziaria in particolare, la presenza delle donne è ancora limitata è anche a causa della scarsa capacità di promuovere la componente femminile e della persistente discriminazione di genere. "Eppure oggi vi è un consenso generale sulla necessità di incentivare la presenza femminile" conclude Franceschelli.
 
 
"Necessità che vede Advisor in prima linea con l'iniziativa PF al femminile" gli fa eco Fabienne Mailfait che per il 2015 annuncia di voler: "aggregare e diffondere all'interno della community Advisor Professional le iniziative nascenti di tutte le reti dedicate alle donne; stimolare tali iniziative con delle ricerche ad hoc / delle analisi in collaborazione con le reti stesse e non solo; creare un ambiente social in grado di generare networking e mentoring tra le professioniste della consulenza finanziaria. Networking e mentoring che non si tradurranno in una discriminazione di genere verso gli uomini: il nostro obiettivo è creare sistema intorno a un tema che riteniamo importante per la crescita della professione e dell'industria che deve imparare ad apprezzare la diversità di genere e di cultura. La presenza di consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) maschi nel gruppo PF al femminile è la dimostrazione che la strada intrapresa è quella giusta".
 
 
 

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