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UBI Banca, la Banca sarà unica. La distribuzione segmentata

6/27/2016

Il gruppo ha presentato alla stampa il Piano Industriale 2019/2020 che prevede la creazione della Banca Unica con la fusione per incorporazione di 7 banche rete in UBI Banca entro la prima metà del 2017. Mentre per il mondo della consulenza finanziaria...


Il gruppo UBI Banca ha presentato alla stampa il Piano Industriale 2019/2020 che prevede la creazione della Banca Unica con la fusione per incorporazione di 7 banche rete in UBI Banca entro la prima metà del 2017. Un'operazione che, secondo quanto comunicato dal gruppo, garantirà risparmi a regime di oltre 80 milioni di euro lordi, ai quali di aggiungeranno i benefici fiscali sul trasferimento dei dividendi infragruppo. 

 

In particolare è stato concordato con le Fondazioni "il riacquisto delle partecipazioni di minoranza presenti nelle Banche Rete da effettuarsi principalmente tramite concambio delle azioni da esse detenute con azioni di nuova emissione di UBI Banca, con un beneficio in termini di CET1 fully loaded di circa 30 punti base. La massima diluizione dal riacquisto di tutte le minorities, anche marginali, è pari al 7,8% a fronte di un beneficio sull’utile più che proporzionale in arco Piano" spiega la società che ha chiarito che la maggior parte degli impatti una tantum non ricorrenti del nuovo Assetto di Partenza e del Piano 2019/2020 verranno "spesati nel conto economico di giugno 2016, che chiuderà quindi in perdita. E’ tuttavia previsto il pagamento anche per l’anno 2016 di un dividendo almeno in linea con quello del 2015, dato che il CET1 rimarrà ampiamente superiore al requisito SREP". 

 

In conseguenza di questo insieme di azioni "l’utile netto del 2019 sarà pari a circa 730 milioni con un ROTE del 9,4%, mentre nel 2020 l’utile dovrebbe attestarsi a oltre 870 milioni con un ROTE del 10,6%". 

 

Numeri che saranno raggiunti anche attraverso un'evoluzione dell'approccio commerciale per segmento di clientela. Nel dettaglio UBI Banca ha individuato  aree con potenziale di significativo miglioramento, in particolare "nel segmento “Persone e Famiglie”, dove il Gruppo è particolarmente ricco di clientela (2,7 milioni), e nel segmento “Aziende” dove UBI vanta circa 300.000 clienti, e aree quali quella dei clienti “Affluent & Private” (circa 500.000 clienti) dove consolidamento e sviluppo portano a crescite di rilievo".

 

Per quanto riguarda l'area "Persone e Famiglie" il Gruppo farà leva sulle nuove tecnologie (Big data e Advanced analytics) per garantire una corretta proposizione commerciale. Infine, è prevista una semplificazione del rapporto con il cliente, attraverso processi digitali, e l’aumento dei momenti di contatto grazie a una multicanalità integrata (sono già stati investiti circa 20 milioni di euro in innovazione digitale e sono previsti ulteriori 60 milioni di investimenti in arco Piano) che consente già da adesso una redditività per cliente superiore del 78% a quella di clienti “non multi-canalizzati”. 

 

Sul fronte "Affluent & Private" il gruppo farà invece leva sulla valorizzazione delle eccellenze in UBI Pramerica, su una gamma arricchita di soluzioni di investimento (incluso un servizio di consulenza evoluto) e su prodotti innovativi (piani di successione, piani welfare, wrapper assicurativi, ecc).

"Verrà inoltre valorizzato il fenomeno “flight to quality” che ha visto importanti flussi di depositi in entrata nel Gruppo, e sarà rafforzata la struttura di servizio alla clientela attraverso l’inserimento previsto di nuovi Private Bankers (che affiancheranno la rete di circa 300 specialisti che già opera nel Gruppo), nonché attraverso la piattaforma di IW Bank Private Investments (che potrà avvalersi di circa 200 nuovi promotori in arco Piano, in aggiunta agli oltre 800 già operativi)" si legge nella nota.

 

L’evoluzione della relazione con il cliente Azienda, in precedenza basata sulla mera negoziazione di condizioni, prevede, da parte della Banca, la disponibilità di personale con piena conoscenza delle dinamiche tipiche del settore di appartenenza dell’azienda stessa e una valutazione del singolo imprenditore non solo in base alla sua forma societaria, ma anche nell’ambito della filiera economica in cui opera.

 

Alla luce di questi obiettivi il nuovo modello distributivo della Banca Unica UBI Banca il Piano 2019/2020 include l’evoluzione del modello distributivo in ottica di assetto multicanale integrato (completato per l’80% entro fine 2018), "da un lato per consentire al cliente di accedere alla banca con continuità ed operare indifferentemente su tutti i canali disponibili, dall’altro per consentire alla banca di raggiungere il cliente in modo mirato con la proposta commerciale".

 

E’ prevista di conseguenza una semplificazione della rete territoriale, abilitata in prima istanza dal passaggio alla Banca Unica: "in arco di piano si procederà alla chiusura di circa 280 punti vendita (di cui 130 in relazione alla Banca Unica), passando dalle 1.529 filiali delle banche rete a fine 2015 a 1.250 punti vendita a fine 2019. Oltre il 40% della rete fisica verrà inoltre rinnovato, con forte spinta sul cashless (350 filiali su 500 rinnovate) e conseguente liberazione di tempo commerciale, e verrà introdotto un nuovo concept di filiale".  

 

Il tutto dovrebbe portare ad un aumento della raccolta totale (diretta e indiretta) da clientela da 152,1 miliardi a fine 2015 a circa 166 nel 2019 e 172 nel 2020. Al suo interno, la raccolta gestita e assicurativa è attesa segnare un significativo incremento, da 48,6 miliardi nel 2015 a circa 72 miliardi nel 2019 e a circa 79 miliardi nel 2020.

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