Le normative di Basilea 3 e quelle sui bonus sono state pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea. In tempo, si direbbe, visto che un ulteriore slittamento era nell'aria, con l'approssimarsi della data limite (il 30 giugno). Ora il pacchetto legislativo, composto da un regolamento (Crr) e da una direttiva (Crd4), entrerà in vigore a partire da gennaio 2014. Come scrive Milano Finanza, le nuove regole prevedono un processo graduale e la normativa sarà pienamente applicata a partire dal 2019. 
 

 

Che cosa resta in sospeso? Il regolamento Crr sarà valido da subito in tutti i paesi europei, ma la direttiva dovrà essere recepita a livello nazionale. Le autorità nazionali dovranno definire la normativa secondaria e l'Ebe dovrà dare applicazione e fornire una "mappa" progettuale ai testi legislativi. Quello che conta è che, dopo diversi tira e molla burocratici, la normativa di Basilea 3 sia finalmente introdotta in Europa, scavalcando il "no" del Regno Unito ai nuovi tetti sui bonus. 
 

 

Il direttore centrale per la Vigilanza di Banca d'Italia, Carmelo Barbagallo (nella foto), in occasione del convegno su Basilea 3, organizzato dall'Abi a Roma, ha fatto sapere che "il fabbisogno delle banche italiane per adeguarsi alle norme previste nel 2019 si è ridotto nell'ultimo biennio da oltre 35 a 9 miliardi di euro circa". 

 

Per ciò che riguarda la liquidità, i gruppi italiani si dimostrano vicini ai requisiti di Basilea 3, anche grazie al supporto dei rifinanziamenti della Bce: "Si tratta però di una disponibilità a termine. E' prioritario che gli intermediari pianifichino per tempo la restituzione dei fondi e la sostituzione con altre fonti di provvista" ha aggiunto Barbagallo.