Nuovo fondo targato Artemis.  La nuova strategia azionaria globale sfrutta il potenziale di investimento determinato dal cambiamento della domanda dei consumatori per i marchi più importanti. Il fondo che deve essere autorizzato dalle autorità preposte, cercherà di trarre vantaggio dall’evoluzione della domanda generazionale e geografica per tali marchi. 

 

Il portafoglio, composto da un minimo di 25 ad un massimo di 35 azioni, sarà gestito da Swetha Ramachandran, che è entrata a far parte di Artemis agli inizi di settembre, proveniente da GAM, dove gestiva il GAM Luxury Brands Fund dal 2019.  

 

Ramachandran ha dichiarato: “I consumatori stanno cambiando sia geograficamente che generazionalmente - con i millennial, la Gen Z e ora la Gen Alpha – e ognuno ha le sue preferenze specifiche. Il centro di gravità dei consumatori si sta spostando verso est, con l'espansione della classe media asiatica. Il ruolo crescente dei consumatori millennial e della Gen Z sta rendendo più fluidi anche i confini tra marchi “di lusso” e marchi “premium”. Il termine “marchio”, poi, è definito da tutte le generazioni sempre più in termini di esperienza, anziché in termini transazionali. Per esempio, i consumatori più anziani, che possono contare su maggiori disponibilità economiche, tendono sempre più a voler soddisfare le loro esigenze con prodotti dagli standard più elevati, c.d. “premium”, specialmente nei settori dei viaggi, della salute e del benessere.

 

Alex Stanić, responsabile global equities di Artemis, ha aggiunto: “Riteniamo che questa nuova strategia possa differenziarsi agli occhi dei selezionatori di fondi, degli asset allocator e degli investitori privati per consentire a questi ultimi di avvalersi della profonda conoscenza di Swetha Ramachandran di questa interessante area di investimento e dell’evoluzione della stessa.

“È importante tener presente che i marchi dei prodotti di consumo presentano molte delle caratteristiche fondamentali che cerchiamo nelle società in generale. Hanno potere di prezzo, anche in tempi difficili, e delle vere barriere all’entrata, spesso erette lungo archi di tempo molto lunghi”.