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Fed: tassi bassi ancora a lungo senza contrastare l'inflazione

9/3/2020 | Redazione Advisor

La banca centrale americana modificherà il processo di individuazione degli obiettivi di inflazione per consentire il superamento del target del 2% e compensare così le discese sotto questa soglia


L’indice S&P 500 ha guadagnato il 3,3% (10,3% da inizio anno), con le azioni che hanno continuato a salire sulla scia delle notizie positive su trattamenti medici e potenziali vaccini contro il Covid-19.

Secondo l'analisi di T.Rowe Price nonostante le valutazioni elevate, i titoli growth hanno continuato a sovraperformare le più convenienti azioni value. Inoltre, le large cap hanno surclassato le small cap, con le big dell’information technology che hanno guidato ancora una volta il movimento al rialzo del mercato. L’indice Russell 1000 Growth è salito del 3,8% (30% da inizio anno), il Russell 1000 Value del 2,7% (-8,3% da inizio anno) e il Russell 2000 dell’1,7% (-4,3% da inizio anno).

 

Le notizie positive come quella relativa alla ripresa del traffico aereo hanno spinto in alto la fiducia degli investitori. Lee società quotate in Borsa sono arrivate a fare segnare rialzi giornalieri intorno al 10%.

A metà settimana scorsa i titoli della tecnologia e dei servizi di comunicazione, che già stavano guidando la rapida ripresa del mercato dai minimi di metà marzo, sono tornati a essere protagonisti, mentre i titoli value arrancavano. I volumi sono stati piuttosto deboli, visto che molti dei attori del mercato erano ancora in vacanza.

 

Per quanto riguarda invece l'ultimo discorso di Powell, secondo gli esperti di T.Rowe Price, non sembra avere sortito un effetto dirompente sul mercato azionario, ma ha comunque offerto sostegno ai titoli considerati più rischiosi, incluse le società value. Nella giornata di giovedì, in cui si sono registrati volumi un po’ più alti, i titoli candidati come i potenziali beneficiari della ripresa economica hanno sovraperformato il mercato.

 

Il tono da colomba ha dato slancio agli asset più rischiosi penalizzando i titoli di Stato, considerati dagli investitori come un bene rifugio. Il rendimento del decennale ha chiuso la settimana con un rendimento dello 0,72%, in rialzo rispetto al precedente 0,63 per cento.

Gli investitori si sono dimostrati positivi verso le obbligazioni societarie investment grade, in parte grazie agli incoraggianti sviluppi nella corsa al vaccino contro il Covid-19. Tuttavia, i volumi di scambio sono stati bassi, anche a causa di un numero modesto di nuove emissioni.

Se si guarda alle emissioni di bond high yield, invece, agosto è stato il mese più vivace della storia. I nuovi deal della scorsa settimana hanno riscontrato una forte domanda, e i fondi high yield hanno registrato flussi positivi.

 

 

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