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10/15/2018
Il Regno Unito potrebbe prendere tempo e dilatare i tempi per la Brexit fino al 2020. Secondo Mike Amey managing director and portfolio manager di PIMCO i benefici ci sarebbero per entrambi gli attori in scena: “Per l'UE, ciò garantirebbe che il Regno Unito contribuisca al bilancio dell'UE fino alla fine dell'attuale periodo fiscale a dicembre 2020; per il Regno Unito, sarebbe in grado di mitigare il rischio di una separazione dirompente nell’arco di soli cinque mesi, un evento per il quale l'economia probabilmente non sarebbe pienamente preparata. In effetti, si rileva un maggior rischio per una Brexit dirompente alla scadenza di dicembre 2020 rispetto all'attuale scadenza a marzo 2019”.
Se si guarda all’obbligazionario i rendimenti del Regno Unito hanno seguito quelli in euro, nonostante i movimenti a rialzo dei tassi di interesse. Ciò è dovuto dal fatto che alcuni operatori di mercato si attendono che il ciclo monetario britannico si fermi o addirittura si inverta nel caso di una Brexit dirompente.
Sul fronte valutario invece la sterlina britannica si attesta tra il 5 e il 10% al di sotto del suo fair valore a lungo termine.
Gli analisti di PIMCO ritengono che vi siano buone ragioni per ridimensionare adeguatamente le esposizioni verso attività che potrebbero beneficiare di una Brexit cooperativa. In una Brexit cooperativa, ci si aspetterebbe che i rendimenti dei titoli di stato britannici restino inferiori ai bund tedeschi e ai titoli del Tesoro statunitensi e si vede un margine per un costante apprezzamento della sterlina inglese e per il debito bancario britannico che resta inferiore all’ampio debito finanziario.
Viceversa con un accordo “dirompente” i rendimenti dei titoli U.K. potrebbero diminuire di 25-40 punti base, la sterlina britannica scenderebbe probabilmente di un ulteriore 5% -10% e il debito delle banche commerciali britanniche subirebbe ulteriori pressioni. Anche gli asset class come gli immobili commerciali vedrebbero probabilmente un calo della liquidità a causa dell'incertezza economica.
Mike Amey infine sostiene che i mercati offrano ancora ai partecipanti con entrambi gli obiettivi la possibilità di ottenere benefici se il loro sguardo sulla Brexit rivela un'opportunità corretta e sufficiente per coprire i rischi indesiderati qualora cambi la loro valutazione degli scenari.
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