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Messina (Intesa): Miglior terzo trimestre di sempre. Favorevole a pagare di più i dipendenti

11/3/2023 | Daniele Barzaghi

“Abbiamo il dividend yield più alto in Europa, pari all’11,5%. Il capitale in eccesso sarà distribuito agli azionisti, a partire dal dividendo infrannuale da 2,6 miliardi” ha sottolineato l’a.d. del primo gruppo bancario italiano


Il gruppo Intesa Sanpaolo ha ottenuto nei primi nove mesi del 2023 un risultato netto di 6,1 miliardi di euro, di cui 1,9 nel terzo trimestre: “Sono stati i migliori nove mesi degli ultimi 16 anni e questo è il miglior terzo trimestre di sempre in termini di risultati operativi netti” ha evidenziato l’amministratore delegato Carlo Messina (in foto) nella conferenza stampa internazionale di presentazione dei numeri.

 

Abbiamo il dividend yield più alto in Europa pari all’11,5%” ha proseguito il responsabile della principale banca italiana, che ha ribadito il proprio convincimento della necessità di pagare di più i dipendenti: “le persone che lavorano in Intesa Sanpaolo sono il nostro asset più prezioso” ha dichiarato come aveva già fatto in precedenti occasioni.

 

Messina ha ribadito la solidità della banca, focalizzandosi in particolare sulla quasi assenza di Non Performing Loan (ha evidenziato in questo senso anche la qualità delle banche che sono confluite nel gruppo, sottolineando come non tutti gli istituti italiani siano nelle stesse condizioni) e la riduzione, trimestre su trimestre, dell’esposizione verso la Russia, ormai pressoché eliminata secondo le parole dell’a.d.

 

Il capitale in eccesso rivendicato dal numero uno della banca sarà distribuito agli azionisti, a partire dal dividendo infrannuale da 2,6 miliardi: “14,4 centesimi ad azione, quasi il doppio rispetto a quello dell’anno scorso” ha evidenziato, non sbilanciandosi sulle prossime tranche di remunerazione degli shareholder ma lasciando intendere che sono già previste per 2024 e 2025.

 

Messina ha poi risposto sul tema di IsyBank, la banca digitale del gruppo, cui il manager tiene molto. Giusto ieri l’Antitrust ha annunciato infatti l’avvio di un’istruttoria nei confronti di Intesa Sanpaolo per il trasferimento unilaterale di clienti alla sua banca digitale (sarebbero infatti circa 2.000 le segnalazioni di clienti che dichiarano di non esser stati adeguatamente avvertiti del passaggio). “Abbiamo iniziato a trasferire 300.000 clienti per un totale di 1,7 miliardi di euro di masse. A voler tornare in Intesa sarebbero correntisti per sei milioni di euro” è stata la risposta del manager.

 

La piattaforma digitale Isytech, alla base di Isybank, è stata invece menzionata dall’a.d. con riferimento all’introduzione di un futuro “euro digitale”. Messina ha confermato che il gruppo approfondirà nel 2024 le proprie analisi sull’argomento per essere pronta a un’implementazione nel 2025. “Vedo grandi opportunità in questa innovazione” ha precisato “ma spetta alla Bce occuparsi di tutte le possibili criticità connesse”.

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