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Consulenza 2022, Bassani: “Siamo di fronte a due sfide”

12/2/2021 | Daniele Riosa

Il direttore generale di CheBanca!, nel suo outlook per il prossimo anno, ricorda che “la prima è già partita ed è rappresentata dall’integrazione dei principi della sostenibilità nel processo di consulenza”


Il 2022 è alle porte. Advisoronline ha chiesto alle più importanti Reti un outlook sulla consulenza finanziaria per il prossimo anno e quali strategie hanno in cantiere per affrontare le sfide e le opportunità che si apriranno con l’anno che sta per iniziare. Oggi tocca a Lorenzo Bassani, direttore generale di CheBanca!, presentare la sua view. (Leggi le interviste a Marco Bernardi di Banca Generali, a Gianluca Scelzo di Copernico SIM, a Gianluca La Calce di Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking, a Mauro Albanese di Fineco e a Nicola Viscanti di Banca Widiba).

Come evolverà e quali saranno le sfide della consulenza finanziaria nel 2022?
“I mercati finanziari negli ultimi 20 anni, ci hanno portato ad affrontare sfide inimmaginabili. Per questo motivo è corretto sostenere che il nostro settore è stato resiliente e in grado di dimostrare reattività e flessibilità impensabili fino a qualche decennio fa. Partendo da questo presupposto e rimanendo nell’ambito di ciò che è facilmente ipotizzabile, ritengo che ci aspettino due sfide importanti per il prossimo futuro. La prima è già partita ed è rappresentata dall’integrazione dei principi della sostenibilità nel processo di consulenza, con riguardo non al solo adempimento normativo ma anche alla modalità/capacità di incrociare la sempre più elevata consapevolezza e domanda di sostenibilità da parte della clientela con una offerta di consulenza sempre adeguata e coerente. In questo senso l’introduzione nel questionario Mifid di quesiti relativi all’interesse ed alla conoscenza delle tematiche ESG rappresenterà un ulteriore acceleratore della domanda di ‘consulenza sostenibile’. La seconda interessa direttamente i mercati finanziari che, dopo anni di ritorni a doppia cifra sui mercati azionari (con la parentesi del Covid) e rialzi importanti sui mercati obbligazionari sostenuti dai tassi negativi e dalla contrazione degli spread, potrebbero rallentare la propria corsa: l’azionario sarà molto sensibile agli interventi in senso restrittivo delle politiche monetarie adottate e ai rallentamenti del ciclo economico, mentre a caratterizzare l’obbligazionario saranno, in particolare, i timori verso una inflazione elevata i futuri possibili irripidimenti della curva dei tassi. Fattori che potranno generare nervosismo e flessioni”.

Quali strategie avete in cantiere per affrontare le sfide e le opportunità che si apriranno con l’anno nuovo? 
“La prima scelta strategica che porteremo avanti, anche in coerenza con il piano strategico del Gruppo Mediobanca al 2023, rappresenta anche la più importante delle opportunità e consiste nell’adozione di una rigorosa politica ESG, la cui finalità è quella di arrivare ad integrare i principi alla base dell’acronimo ESG (Environmental, Social and Governance) nelle diverse attività che svolgiamo e, quindi, anche nel servizio di consulenza che offriamo alla nostra clientela. In questo modo non solo contribuiremo al nostro ‘dovere sociale’, favorendo investimenti sostenibili e responsabili, ma daremo ai clienti performance più durature e stabili. Per quel che riguarda la sfida che i ‘mercati’ continueranno a rappresentare, non ci limiteremo soltanto a promuovere il concetto di diversificazione dei portafogli, concetto sempre valido e alla base di una corretta asset allocation, ma lavoreremo costantemente per stimolare i nostri gestori/consulenti a massimizzare le occasioni di contatto con i clienti, condividendo e valutando tempo per tempo le decisioni più opportune da prendere sulla base degli scenari attesi futuri. L’epoca, fino ad oggi caratterizzata da tassi bassi e che rimarranno tali ancora a lungo, spinge inevitabilmente il cliente a muoversi verso investimenti che incorporano un maggior livello di rischio; in queste condizioni sarà sempre più rilevante puntare sulla gestione del portafoglio per garantirne l’adeguatezza ed avere un referente di fiducia che sappia indirizzare i bisogni del cliente. In ultimo, ma non meno importante, continueremo ad investire in tecnologia per efficientare il tempo dei nostri advisors/consulenti e in formazione per garantire competenze adeguate ai tempi che stiamo vivendo”.

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