I consulenti finanziari concentrano i loro sforzi sugli aspetti veramente importanti per i clienti del futuro? 

Il Morningstar 2023 Risk and Diversity Survey ha intervistato 400 clienti che, ad oggi, fanno parte di minoranze tra gli investitori (150 uomini neri, 150 donne nere e 100 donne bianche), cercando di individuare quali elementi sono valutati nel momento della scelta di un advisor.

Il 60% dei sondati ha ovviamente evidenziato “l’esperienza e la competenza finanziaria del professionista” così come, e qui il dato è già meno banale, è stata alta la richiesta di un servizio personalizzato: “una consulenza adatta ai miei bisogni e desideri” (54% dei rispondenti), “una corretta individuazione del mio livello di tolleranza del rischio” (47%)  e “la specializzazione su specifici argomenti, come i piani previdenziali” (45%) sono state le altre caratteristiche individuate come più rilevanti.

Più arretrate, ma comunque gettonate, la “capacità di spiegare complessi concetti finanziari in modo chiaro” (42%), la “trasparenza dei meccanismi retributivi” (42%) e il “rapporto fiduciario instaurato fin dai primi incontri” (36%).

Secondo il sondaggio Morningstar interesserebbero molto meno – e qui ci sono elementi di riflessione – la “proposta di investimenti che riflettono i valori del clienti” (22%), le “valutazioni online e i rating” (22%), il “passaparola o consiglio di amici e familiari” (20%), la “sensibilità al tema dell’inclusione” (20%), la “segnalazione di altri professionisti riconosciuti” (19%) e, in ultima posizione, il “condividere un comune background, tra consulente e cliente” (10%).