Nuovo record per fondi comuni e gestioni di portafoglio a marzo. Secondo quanto riportano i dati Assogestioni, i flussi del terzo mese del 2014 arrivano a 18,8 miliardi di euro (12 miliardi a febbraio). Da inizio anno, la raccolta sfonda quota 29 miliardi e il patrimonio del settore, sostenuto dalle nuove sottoscrizioni e dalle performance, tocca la soglia record di 1.391 miliardi di euro. 

Nel dettaglio, il 54% delle masse, circa 757 miliardi, è investito nelle gestioni di portafoglio, mentre alle gestioni collettive va il restante 46% degli asset, pari a 634 miliardi. Quest'ultime, a marzo, portano all’industria 14,4 miliardi. In testa alle preferenze dei sottoscrittori si collocano i fondi obbligazionari e i flessibili, con flussi pari a 7,9 miliardi e 4,6 miliardi rispettivamente. Seguono i bilanciati (1,01 miliardi) e azionari (984 milioni). In positivo anche gli hedge, rispetto a febbraio, con 97 milioni.

I prodotti di diritto estero guidano la raccolta con oltre 11,8 miliardi di sottoscrizioni. Ai prodotti di diritto italiano vanno invece 2,6 miliardi. Tra le gestioni di portafoglio (4,3 miliardi) i mandati istituzionali sono in cima alla classifica con oltre 3,8 miliardi di sottoscrizioni, mentre i restanti 500 milioni convergono nelle casse delle gestioni retail.

 

A livello di società, in testa al podio del gestito troviamo gruppo Generali, con un raccolta totale di 7,73 miliardi, trainata dai 7,6 miliardi dei fondi aperti. Al secondo posto, il gruppo Intesa Sanpaolo, che raccoglie 2,72 miliardi, guidata dai 2,31 miliardi raccolti da Eurizon Capital. Sale sul gradino più basso del podio Pioneer Investments, con 1,49 miliardi (1,08 la raccolta nei soli fondi aperti). Le prime tre posizioni restano invariate se si prendono in esame i soli fondi aperti. 

 

Le note dolenti arrivano per gruppo BNP Paribas (-313,1 milioni) e Franklin Templeton Investments (-580,9).